Chi ha abbondantemente superato i 50 anni non può non aver passato la giovinezza a base di pane, nutella, biscotti con olio di palma, Kraftwerk (D) e Rockets (FR); a meno che non abbia subito la fascinazione del pop italiano, ma questo &e grave; un altro disco...
Recensioni
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DEISLER: Try To Look Back
Il post-hardcore pare essere tornato in voga negli ultimi tempi, con tanti volti nuovi pronti a darsi battaglia per quel posto al sole tanto sognato. I Deisler sono sicuramente tra questi, in giro dal 2008 con due dischi autoprodotti all’attivo, i musicisti di Trani arrivano oggigiorno al debutto...
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CEREKLOTH: In The Midst Of Life We Are In Death
I Cerekloth, attivi sin dal 2008 e con due soli altri Ep all'attivo, confermano ulteriormente la natura disomogenea della scena danese che negli anni si è districata in forme di death metal molto variegate. A cominciare dai Konkhra, fino agli Illdisposed, per poi portare nuovi nomi come Nuclear D...
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NAHAR: The Strange Inconvenience
I riff dei Nahar avanzano lenti, è una marcia incessante che certo non suggerisce nulla di buono: è tetra e cattiva a cominciare dai primi minuti dell'opener. Discorso a parte, invece, per i brani più brevi che risultano i due più fuori luogo, con la voce di Sorghal che, nonostante la lunga durat...
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HACRIDE: Back to Where You've Never Been
Il nuovo album del quartetto di Poitiers ci conduce verso strade care anche ai precedenti dischi pubblicati, ma con una maggior consapevolezza di ciò che sanno fare. Lo si nota dai riff delicati dell'opener che riesce a rompere l'iniziale mood molto ragionato, assestando colpi senza fretta, fino ...
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WINDFALL: Tales Of An Ordinary Life
Il quintetto proveniente da Prato giunge alla seconda prova in studio dopo aver maturato, grazie anche ai vari concerti fatti, un'ulteriore consapevolezza delle proprie capacità. Stavolta il sound è più maturo, godibile, e le melodie che caratterizzano brani sciolti e leggeri come "Rage, Love & S...
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THE HOWLING VOID: The Womb Beyond The World
One man band americana di atmospheric funeral doom qui alla terza prova per la Solitude Records, etichetta specializzata in sonorità fredde, glaciali, oppressive e deprimenti che trova negli Howling Void uno dei suoi cardini in quanto ad epicità ossessiva e asfissiante. La proposta del texano si ...
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F.K.Ü.: 4: Rise of the Mosh Mongers
Non è la palese derivatività che rende dischi del revival thrash cestinabili dopo mezzo ascolto. Meglio, non è solo quella. Il fatto è che molti si credono degli spiritosoni di prima categoria solo per aver piazzato in copertina due zombie col chiodo pieno di toppe di gruppi anni Ottanta. Ah-ah. ...
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ATROCITY: Okkult
Erano diversi anni che gli Atrocity versavano in cattive acque: ogni 'Werk' di cover degli anni Ottanta era più imbarazzante dell'altro, poi la svolta folk stava affossando la buona condotta tenuta dalla band, con 'Atlantis' ultimo buon disco (niente di speciale però) risalente a quasi dieci anni...
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DELAIN: Interlude
Facciamoci delle domande, partiamo dall'inizio: potevano i Delain permettersi di pubblicare un prodotto simile? Per intenderci, 'Interlude' è composto da due inediti, tre cover, una nuova versione di "We Are The Others" in veste di ballata (un po' sgonfia, a dire il vero) e pezzi live. Dopo tre a...
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VERMIN (SWE): PLUNGE INTO OBLIVION (reissue)
Ok, questo è un discorso affrontato più volte da chi scrive, ma qui pare che ci si debba sempre ripetere: ma che senso ha riproporre il primo album di una band svedese misconosciuta che imitava (male) gli Entombed? La No Fashion Records, nome omen, ripropone questo disco rozzissimo e zanzaroso di...
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GATES OF HELL: Critical Obsession
Buone nuove dal Portogallo. Più incazzate che buone a dire il vero. Di nuovo non c'è praticamente nulla, manco il logo è personale. I Gates Of Hell arrivano all'esordio e lo fanno prendendo un treno carico di death/thrash lanciato a tutta velocità verso i cancelli dell'inferno. Solo che poi c'è u...
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AA VV: THE BRIDGE
Eterogenea compilation per la Ghostrecord Label, volenterosa etichetta emergente nata dalla volontà di Leandro Partenza, altrimenti conosciuto come Led Green, pseudonimo con il quale ha pubblicato un album di electro rock, l'artista livornese, trasferitosi a Londra, ha ideato un ponte (no, non è ...
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