Chi ha abbondantemente superato i 50 anni non può non aver passato la giovinezza a base di pane, nutella, biscotti con olio di palma, Kraftwerk (D) e Rockets (FR); a meno che non abbia subito la fascinazione del pop italiano, ma questo &e grave; un altro disco...
Recensioni
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ASSASSIN: Combat Cathedral
Spiegatemi una cosa. Non è possibile fare gli esaltati a giorni alterni, o meglio a gruppi alterni, quando la sbobba prodotta è la stessa. Si potrebbe pensare che quando il promo ve lo passa tale etichetta vada sempre tutto bene, mentre se vi capita di dover recensire altro le cose ...
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RAGE: The Devil Strikes Again
Trentatre anni di vita (considerando i primi tre sotto il monicker Avenger) e ventidue album in studio: possiamo senza dubbio considerare i Rage un'istituzione per l'heavy metal teutonico, anche se i riconoscimenti che la band guidata dal carismatico Peavy sono soltanto una manifesta...
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INTER ARMA: Paradise Gallows
Oggi se non definisci il genere della tua musica anteponendo il termine "post" e posponendo quello "core" non sei nessuno. Gli Inter Arma l'hanno capito e ci giocano in modo più o meno consapevole, accalappiando sia coloro che seguono la scena relapsiana come fosse ...
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DISCHARGE: End Of Days
Uh, sono tornati i Discharge e la recensione potrebbe finire qui, ma i padrini indiscussi dell'hardcore punk vanno celebrati come si deve, e anche se 'End Of Days' è solo il settimo full lenght in quasi quarant'anni di carriera - ma sappiamo che i gruppi punk rilasciano mol...
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HEADLESS: Melt The Ice Away
La ricetta musicale che ci propongono i nostrani Headless è un hard rock melodico sfumato di progressive. Con la nuova release bissano il successore di ‘Growing Apart’ (2013), ma soprattutto ritroviamo l’ugola d’orata di Goran Edman (Glory, Yngwie Malmsteen, Brazen ...
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WHITECHAPEL: Mark Of The Blade
Ci sono dichiarazioni che fanno capire molto di come sarà un disco. Ripercorrendo quelle antecedenti all'uscita di 'Mark of The Blade', abbiamo quella riguardante la presenza di voci pulite, quella di smentita in seguito allo sdegno dei fan, poi la parziale... smentita della sm...
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F@B: Talmbout'dat
Quarantacinque secondi dentro l'ascolto dell'iniziale "Double Y Cromosome" che parte il cantato e la prima cosa che viene in mente è "cavolo, cosa ci fa Jonathan Davis in questo disco?". Ebbene sì, il timbro vocale del cantante nei primi pezzi ricorda mol...
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RAW: From The First Galss To The Grave
Se citate nel foglio di presentazione blues, black metal e psichedelia come minimo ci si aspetta una proposta delirante alla Nachtmystium o Oranssi Pazuzu, a maggior ragione se il promo è della Aural Music. Quando poi il risultato è di tutt'altro segno il disorientamento è...
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TITAAN: Kadingir
Erano belli i tempi in cui metal estremo e antiche divinità più o meno minacciose e cornute andavano a braccetto senza dover scendere a imbarazzanti compromessi con costumi e make up. I Marduk e gli Absu ci avevano messo il nome, i primi Tiamat anche, poi si è rotto qualcosa ...
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NEAR: Own Sun
Se ne dicono di tutti i colori delle band italiane, che sono vendute, arretrate, invidiose, arroganti e dozzinali. Quello che spesso ci dimentichiamo è di avere una certa scena, quella black metal, che dall'estero guardano sempre con interesse e curiosità. L'area sicula con ...
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KPANIC: Panic Station
Attivi dal 2012 e con una marea di date e contest alle spalle, i Kpanic giungono a 'Panic Station' con la consapevolezza di un gruppo in fase di work in progress: sono netti infatti i passi in avanti compiuti dal punto di vista musicale rispetto al disco d'esordio, ed è evident...
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POISON HEADACHE: Poison Headache
C'è vita dopo gli As I Lay Dying: questa è indicazione data prima dal debutto dei Wovenwar (in pratica la band al completo tranne il cantante, dietro le sbarre per aver assoldato un sicario per far fuori la moglie), e ora dal progetto hardcore metal di Phil Sgrosso. Un gruppo na...
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