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TRIOXIA: FLAMES OF PROPHECY

data

19/04/2005
40


Genere: Power Metal
Etichetta: Autoprodotto
Anno: 2004

Pare proprio che in Italia il power metal edulcorato e ripulito da qualsivoglia gustoso grezzume ottantiano non passerà mai di moda: ci pensano ora i Trioxia a seguire la strada tracciata da Labyrinth, Secret Sphere e compagnia, adottandone tutti gli schemi seppur applicandoli a un classico heavy metal maideniano d'annata. Le caratteristiche dello stile sono quelle che già conoscerete: riff melodici e quadrati, melodie sempre presenti ed efficaci quanto basta, una batteria meno speed e doppiocassistica del solito (il che non significa che i nostri inventino qualcosa, sia chiaro) e purtroppo la voce di Kron, che abbassa la media del tutto con una pronuncia biscardiana dell'albionico idioma, e con una prestazione decisamente insufficiente rispetto allo standard che ci si attende da una band del genere (stonature a manetta e via così). Gustosa invece la produzione (non so quanto volutamente) retrò, che perlomeno allontana la band dai fastidiosi stilemi del neo-power metal e li pone in maggiore continuità con una troppo spesso dimenticata tradizione. Le canzoni non sono troppo semplici, anzi a livello schiettamente compositivo è stato fatto un buon lavoro (ovviamente il tutto è spesso infarcito da parti melodiche/acustiche), e anche se la produzione non è ottimale e se le doti tecniche dei nostri (chitarre a parte) potrebbero essere ulteriormente cesellate, non si può dire che i Trioxia non sappiano giocare le loro carte. Il problema è che di carte in mano sembrano averne ben poche, le stesse che hanno impedito alla nostra cara Italia di uscire dalla triste media delle power/heavy/melodic metal bands che imperversano nell'Europa dopo il (meritato? no, IMHO) successo degli Stratovarius. Intendiamoci, la band ha un'attitudine decisamente più aggressiva (se di "aggressivo" si può parlare quando ogni 5 minuti entra la prevedibile chitarrina pulita), ma il succo è quello: heavy metal di nome e non di fatto, come va tanto di questi tempi. Parlare dei pezzi? Mah, si va dall'epicità paesanotta e prevedibile della potente "Battle Of Demons" alle melodie di "In The Eyes Of The End", brani sensibilmente superiori alla media del lavoro, ma in ogni caso in questo disco di nuovo e valido non sembra esserci molto. Magari i Trioxia potranno riscuotere un certo successo tra gli appassionati di queste sonorità, ma chi nell'heavy metal cerca emozioni potenti, attitudine cazzuta e, per l'appunto, metallo pesante, farebbe meglio a cercare altrove. E chi si accontenta del "nuovo" dolcificato power metal di cui sopra, credo possa trovare ben di meglio in giro.

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