BURNING POINT: The Blaze
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21/12/2016Sulle scene da quindici anni, i Burning Point non sono mai riusciti a spiccare il volo nonostante la lunga esperienza ed i proodotti immessi sul mercato discografico non si sono mai distinti per qualità del songwriting, a volte discreta, a volte mediocre. Stavolta con l'uscita di 'The Blaze', le cose potrebbero prendere una piega leggermente diversa. Il leader Pete Ahonen (non certo esemplare come frontman) dallo scorso anno si occupa solo delle parti chitarristiche lasciando il ruolo di vocalist a Nitte Valo (che si era ben distinta nel notevole debut dei Battle Beast) e la scelta si è rivelata vincente dato che la singer finlandese ha sfoderato una performance ricca di potenza e personalità, molto lontana dai canoni delle female-vocals attualmente in voga. Le tracce acquisicono così una forza e un impatto decisamente differente, si rendono assai più coinvolgenti rispetto al passato pur non rilevando significative mutazioni in termini di struttura sonora, sempre incentrata su un power metal dalla classica matrice nord-europea (“Master Them All”, “Chaos Rising” e “The King Is Dead, Long Live The King” sono gli esempi più emblematici) che tuttavia non disdegna approcci con il class metal ("Things That Drag Me Down") e con l'hard rock anni '80 (la cover "Metal Queen" dell'icona Lee Aaron), con una power ballad, "My Spirit" non lontana dallo stile dei Primal Fear. Quello che ancora manca alla band finnica di compiere il sospirato salto di qualità e la voglia di osare, di muoversi oltre quelli che sono i loro dettami compositivi, ogni tanto si denota una certa mancanza di ispirazione. Detto questo è indubbio che l'ingresso di Nitte abbia portato nuovo entusiasmo in seno al gruppo (volendo essere critici l'approccio vocale risulta forzato nella priestiana "Chaos Rising"), tuttavia i problemi di fondo appaiono ancora lontani da una positiva soluzione, la passione e la coerenza sono indubbiamente ammirevoli ma nonostante gli evidenti miglioramenti apportati dalla nuova soluzione canora i Burning Point rimangono tutt'ora 'solo' una band di più che validi esecutori.
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