INCANTATION: PRIMORDIAL DOMINATION
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16/12/2008Per tutti i fan degli Incantation: potete tranquillamente fermarvi al punto, tanto quest'album è esattamente ciò che c'è da aspettarsi da ogni uscita dei nostri beniamini. Per tutti gli altri: fedeli alla loro linea, i Deathster statunitensi si sono ripresentati con la solita formula ipersperimentata che tanto divide in maniera quasi manicheista pubblico e critica. Eh si, perchè gli Incantation o si amano, o si odiano. La pesantezza dei suoni delle chitarre, le terribili decelerazioni doomegianti, presenti come non mai in questo album, accostate ai feroci blast beat e il riffing scarno ed essenziale sono ciò che possono fare la felicità dei cultori della vecchia e marcia scuola, ma rappresentano più che altro un ostacolo per tutti gli altri. Come dicevamo prima, i ritmi lenti prevalgono in 'Primordial Domination', le decelerazioni hanno la meglio sul blast beat, oscurità e pesantezza vincono sulla tecnica nel riffing. Anche se poco, lo spazio per la melodia c'è, come si può evincere da episodi come "Hailed Babylon", dove la solistica e il mood compositivo rendono il pezzo una piccola fonte di aura oscura e umori malsani. Insomma, esattamente quello che c'è da aspettarsi in un album Incantation. Considerate davvero la coerenza una virtù? Allora li amerete. I fan di Mike Patton possono rivolgersi tranquillamente altrove, invece.
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