DEICIDE: Banished By Sin
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07/05/2024Ed eccoli qui che tornano, i deathster più blasfemi della scena floridiana. Con una delle copertine più brutte della loro discografia (un altro ‘capolavoro’ dell’I.A.?) Benton e soci tentano di bissare gli entusiasmi risvegliati dal precedente ‘Overtures of Blasphemy’ ma l’impresa sembra un po’ fuori portata. I quaranta minuti circa di ‘Banished by Sin’ scorrono bene ma un disco composto perlopiù di filler e dalla produzione pulitina non è quello che è lecito aspettarsi da una band come i Deicide. Il mid tempo di “From Unknown Heights You Shall Fall” avvia il disco nella maniera in una maniera non particolarmente aggressiva. Il feel è quello del primo album, ma i riff sono molto meno incisivi e taglienti. E decisamente più puliti. “Doomed to Die” dimostra più smalto, con echi à la ‘Legion’. Un compitino ben svolto, ma poco più. Le chitarre di Quirion e Nordberg fanno un bel lavoro, creando un bel groove, assoli efficaci ma anche molto melodici a tratti. In “Sever The Tongue” e “Faithless” le chitarre vergono verso il black melodico. Bel lavoro la title track e la conclusiva “The Light Defeated”, con I suoi inaspettati assoli neoclassici. Tutto il resto, tuttavia, è un filler: il singolo “Bury the Cross... with Your Christ” non funziona proprio. Parliamo di un tale pattume da rasentare la pubblicità negativa. Le restanti tracce scorrono ma in maniera troppo poco incisiva, a chiusura di un disco non brutto ma decisamente non memorabile. Se possiamo lasciar correre qualche riff poco ispirato, la sensazione di stanchezza e la scarsa attitudine risultano più difficili da scusare.
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