NIGHT RANGER: Dawn Patrol
Sono stati incisi tanti grandi dischi, innumerevoli top album, lavori che indiscutibilmente hanno fatto la storia e/o influenzato le generazioni successive che hanno ricevuto entusiastiche, ma quanto classiche recensioni. Considerato che si tratta dei "biggest records", (biggest perchè "grande" in tutti i sensi), abbiamo pensato bene di dare loro la giusta visibilità e la dovuta dimensione con speciali che provano a scavare in fondo fin dentro le viscere dei contenuti degli album.
Si potrebbe far convogliare la musica della band Nord Americana in diversi filoni: “arena-rock”, oppure “hard melodico", ma etichettare serve come sempre a poco se non a dare un'idea generica a chi si accinge ad ascoltare. In tema di hard rock americano 'Dawn Patrol' rappresenta una delle stazioni di partenza per tutte le destinazioni future e più moderne del genere in questione (qualcuno ha detto Giant?). Straordinaria fucina di eclatanti musicisti del calibro di Jack Blades, Brad Gills e Jeff Watson, i Night Ranger (nati a San Francisco nel 1982) mostrano subito gli attributi in questo disco d'esordio con “Don’t Tell Me You Love Me”, brano dall’incedere itinerante ed ideale colonna sonora di una corsa su una Chevrolet tra le mille arterie delle metropoli statunitensi: melodie a bizzeffe ben distribuite in chorus accattivanti e linee vocali ariose, supportate da riff taglienti che compongono la struttura portante dell’intero disco, contornati da keys che tessono tappeti sonori raffiguranti scenari pomp e figure emozionali dalle molteplici espressioni che si manifestano in “Sign Me Away”, “Call My Name” e “Eddie’s Coming Out Tonight”, pronte a contendersi l’Oscar per la miglior canzone protagonista. La classica “Night Ranger”, in compagnia di “Play Rough”, entra di diritto, sbattendo la porta, nella Hall Rock Society come marchio di fabbrica protetto da tutte le leggi vigenti in materia di rock-duro contro la clonazione, usi ed abusi impropri in quanto precursori di cambi tempo, ritmiche articolate, di arpeggi e riff alternati che non avevano ancora trovato molto spazio in campo di hard melodico (emergono in questi passaggi sfumature di esperienze precedenti in band dedite al jazz-rock di alcuni membri del gruppo). Quindi, se amate rivisitare le atmosfere dei concerti negli immensi stadi americani ed impersonare uno delle decine di migliaia di sfegatati che cantano a squarciagola ogni brano, oppure amate appartarvi e preferite un lungo viaggio su highways perdute tra giungle d’asfalto e sconfinati canyon desertici, o se semplicemente lodate la musica che elettrizza l’aria della vostra stanza sia per preparazione tecnica, sia per esecuzione, 'Dawn Patrol' è decisamente uno dei dischi più adatti a soddisfare le esigenze, i bisogni e soprattutto i piaceri di cui sopra. Al di là dell'importanza storica, un album iconico che incarna al meglio l'essenza del rock a stelle a strisce del periodo assieme a 'Escape' dei Journey pubblicato appena l'anno prima.
P 1982 MCA Records
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