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WHITE SKULL: Metal Never Rusts

data

30/11/2022
79


Genere: Heavy Metal, Power Metal
Etichetta: ROAR!
Distro:
Anno: 2022

Undici dischi realizzati, oltre trent'anni di carriera, i vicentini White Skull possono essere considerati a pieno diritto una istituzione del metal nazionale con lavori sempre all'insegna della qualità. Sono trascorsi cinque anni dallo strepitoso 'Will Of The Strong', ed il combo capitanato da Tony 'Mad' Fontò decide di darci nuovamente in pasto una bella razione di inni grondanti di epica metallicità presentandoci per l'occasione la new entry Valentino Francavilla che rimpiazza la lead guitar Danilo Bar. Chiariamo subito che 'Metal Never Rusts' non potrà essere definito un capolavoro, ma il livello complessivo dei brani oscilla tra il buono e l'ottimo fatta eccezione di "Jingle Hell", un esperimento malriuscito un po' sulla falsariga dei Lordi. "Hammer On Thin Ice" mette subito le cose in chiaro in virtù di un drumming forsennato, seguite a ruota dalla title track e "Skull In The Closet" dalle chitarre esplosive con Federica che accompagna i ragazzi con la consueta aggressività. Se in "Black Ship" ci si muove in territori più vicini al pirate metal "Scary Quiet" è un omaggio all'heavy power strettamente teutonico (anche se realizzato con evidente personalità), non a caso la voce di Federica viene affiancata da Chris Boltendahl che si è occupato anche del missaggio e della masterizzazione del prodotto. Il clima si fa incandescente con la strepitosa "Ad Maiora Semper" pezzo che da solo vale l'acquisto del cd, l'headbanging è garantito in virtù di un guitar work assassino, siamo certi che farà sfracelli sotto i palchi. Merita un encomio anche "Pay To Play" il cui testo rappresenta una denuncia, un'accusa sulla situazione musicale tipicamente nostrana mentre la conclusiva "Weathering The Storm" è un brano piuttosto compassato, gradevolissimo ma non particolarmente esaltante, interpretata oltre alla 'Sister' De Boni anche da Fontò e Francavilla. Nel complesso siamo di fronte ad un altro pieno centro da parte della band veneta, un pochino inferiore rispetto all'eccellenza di 'Will Of The Strong' ma sempre caratterizzato da un'ispirazione oltre la media, pieno di spunti interessanti e melodie davvero superbe.

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