PRIMAL FEAR: Code Red
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23/09/2023Superati i problemi di salute (depressione) che lo hanno costretto a restare lontano dalla sua attività per molti mesi, finalmente Mat Sinner torna sulle scene assieme i suoi Primal Fear, cioè con gli stessi compagni di avventura, quindi il vocalist Ralph Scheepers, il tridente chitarristico d'assalto Beyrodt-Karlsson-Naumann oltre al drummer Michael Ehré già presente dal 2020. Questo 'Code Red' riporta la band teutonica in un eccellente stato di forma, di certo al di sopra del precedente 'Metal Commando', comunque più che buono, ma con un piccolo calo forse anche fisiologico rispetto alle abituali elevatissime performance in studio. Il roccioso mid tempo "Another Hero" mostra subito Ralph con il suo consueto piglio aggressivo. Si può dire quello che si vuole riguardo alla loro staticità compositiva, ma se si eccettua "Bring The Noise" che non riesce a fare pienamente breccia, brani quali "Deep In The Night" dai tratti abbastanza oscuri, "Fearless", le bellissime atmosfere epiche di "Their Gods Have Failed" ripropongono i Primal Fear ai massimi livelli; la trasheggiante “Cancel Culture” ci convince pienamente anche per le sue liriche non banali bensì contenenti temi sociali di notevole importanza, poi quando arrivano bordate power speed come "Steelmelter" e soprattutto "Raged By Pain" lo scapocciamento è garantito, canzoni che mettono in risalto ancora una volta (se ce ne fosse ancora bisogno) le elevatissime qualità tecniche dei tre chitarristi sia da un punto di vista armonico, sia solista. Sicuramente valida anche la ballad "Forever", anche se tutto sommato ordinaria e abbastanza morbida che nulla aggiunge e nulla toglie a questo quattordicesimo lavoro che onora alla grande venticinque anni di gloriosa carriera dell'aquila germanica.
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