SAINT DEAMON: Ghost
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18/09/2019Nonostante i dieci anni di assenza dalle scene discografiche, la power metal band norvegese mostra di non aver smarrito il proprio talento in questa loro terza release, contraddistinta da un songwriting molto variegato oltre che dal buon gusto del chitarrista, autore di riff roboanti ma anche di squisite note soliste, ricche di calore. La cover preannuncia un inizio in pieno stile pirate metal dai tratti folk e goliardici con l'ottimo Jan Thore al microfono come sempre autentico mattatore, ma in 'Ghost' c'è questo e molto altro perchè in "Call My Name" e "Return Of The Deamons" si naviga in acque power nordiche tra Stratovarius e Sonata Arctica, lasciando poi spazio all'ottima "Break The Sky" e anche alla title track per lo sviluppo di tematiche epiche. I ragazzi si disimpegnano molto bene anche nell'utilizzo di strutture assai affini al prog con "Hell's Calling" e "Somewhere Far Beyond" che ne rendono bene l'idea; per migliorare l'appetibilità del prodotto si fa sovente ricorso a chorus e linee melodiche dalla tendenza più easy listening e il risultato finale non può che giovarne. Tuttavia alla band manca ancora quello step finale, quel gradino necessario per spiccare il volo verso lidi più prestigiosi, a volte si ha la sensazione che ci sia qualche passaggio un po' prolisso dovuto ad una track listing considerevole e ad un minutaggio non certo risicato della maggior parte dei brani, ma le idee ci sono e nonostante che questo ritorno non sia certo di quelli super reclamizzati i Saint Deamon mostrano di possedere tutti i numeri per poter esprimersi ancora meglio in futuro.
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