DYNAZTY: The Dark Delight
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09/04/2020Già da diversi anni la swedish metal band capitanata dal duo Nils Molin e Robe Love Magnusson aveva mutato il suo genere di appartenenza, il percorso di svolta si è avviato con 'Renatus' ed è proseguito senza intoppi fino a 'Firesign', momento della piena consacrazione. Il loro settimo sigillo, 'The Dark Delight' può essere indicato come il punto di assestamento, c'è meno evoluzione rispetto al precedente come se i Dynazty volessero tirare un po' una riga per fare un bilancio dopo la formidabile escalation che li ha portati nel giro di qualche anno ad essere tutt'altro rispetto ad una onestissima party metal band. Power metal dalle sonorità moderne, ma non moderniste dove il punto di riferimento è come sempre la melodia, e se l'iniziale "Presence Of Mind" appare un pochino in balìa degli inserti elettronici, ma che si vivacizza nel refrain le due successive "Paradise Of The Architect" e "The Black" ci fanno ritrovare i Dynazty vincenti più che mai, dall'esplosivo riffing e dalle immediate melodie; lo stesso potrebbe dirsi per "Heartless Madness" in cui sembrerebbero saltar fuori i Nightwish soltanto che al posto di Tarja ed Empu troviamo l'ipercazzuta voce di Nils e i baldanzosi riff di Magnusson e Lever, traccia preceduta dalla power ballad "Hologram" molto espressiva. Molto ben realizzata anche "The Man And The Element" in cui i Dynazty ci sorprendono per il ricorso a influenze celtiche mentre "Waterfall" e "Threading The Needle" sono altre due prove di forza esaltate da atmosfere di regale pomposità confezionate su misura per la vocalità del fuoriclasse Nils. In "The Road To Redemption" la band tira un un pochino il fiato ma le melodie sono come sempre superbe grazie anche all'accompagnamento della slide guitar. Si giunge al gran finale della title track, malinconica, ma energica, dotata di uno struggente ritornello e di uno splendido assolo. Altro trionfo per questi assi svedesi, oramai divenuti un punto di riferimento per la scena metal nord europea, una band che sa muoversi in maniera equilibrata tra tradizione e voglia di muoversi verso nuovi orizzonti e che soprattutto è in grado di proporre brani veramente ispirati e dal songwriting pienamente maturo.
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