ROMEO'S DAUGHTER: Rapture
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16/03/2012Inaspettato quanto gradito ritorno della compagine inglese, nota per essere stato uno dei progetti sotto certi versi meno riusciti di Re Mida Mutt Lange il quale produsse il debutto nel 1988; in quel disco vi erano brani clamorosi poi portati alla ribalta da altri artisti, leggasi Heart, Bonnie Tyler o Eddie Money. Dopo una fugace apparizione al Firefest del 2009 si ripresentano con il terzo disco a quasi vent'anni dal secondo, 'Delectable' e già dalla prime note mettono in riga tutti. Si nota una precisa propensione verso il mainstream con forti venature AOR, quindi un disco leggero, non tirato e tamarro, ma al contempo clamoroso. Ebbene sì, questo 'Rapture' rapisce letteralmente l'ascoltatore, lo ammalia e lo fa innamorare di ogni singola canzone. Qui il pezzo forte sono appunto le canzoni che, per una volta al di là delle chitarre distorte e 4/4 potenti, sono la vera rivelazione. Mettono tranquillamente in riga da Robin Beck alla pseudo-vamp Issa, proponendo grandi melodie e splendidi incisi con un gusto e classe tali da fare esaltare anche l'ascoltatore più scettico e becero. L'aria che si respira è senza tempo, certo che i richiami a qualcosa di inizio anni '80 sono forti, ma anche al mainstream statunitense odierno l'eco si sente potente ed incisiva nello scorrere delle tracce. Come richiamo si potrebbero citare qualcosa della prima Belinda Carlisle, oppure Kim Wilde, fino ad arrivare alle Corrs senza le venure folk, mischiamo il tutto ed aggiungiamo un twist hard rock. Un'opera da gustare tutta d'un fiato, godendo come matti al suono della voce perfetta e pulita della sempre bella Leigh Matty, straordinaria come sempre e dove, ascoltandola nello scorrere die brani, ci si rende conto di quanto sia mancata questa splendida ugola a questo genere.
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