HOUSE OF LORDS: LIVE IN THE UK

Stendere le presentazioni di un gruppo come gli House Of Lords sarebbe cosa quanto mai accessoria e superflua, per cui non perderò tempo per passare direttamente all'analisi di "Live In The UK", primo live ufficiale della band rilasciato sul mercato sotto Frontiers Records. Il cd contiene dodici tracce registrate durante l'esibizione di Notthingham in occasione del Firefest tenutasi il 26 novembre 2005, un anno dopo la reunion della formazione originale avvenuta per le registrazioni del tanto chiaccherato "The Power And The Myth", un album che aveva deluso gran parte dei fans della band a causa di un sound distante da quello che aveva famoso James Christian e soci. Formazione originale dicevamo, ma purtroppo non supportata dall'estro dietro alle tastiere del grande Gregg Giuffria, assente anche nella parentesi in studio del già citato cd, assenza che sembra aver lasciato un buco tangibile nella versione live dei pezzi ivi presentati, sì positivi ma mancanti del tocco "riempitivo" del grande keyboards-player. D'altra parte va però detto che il cd in questione può vantare la performance di una band in buona forma e capace di disimpegnarsi in uno show coinvolgente al punto giusto, un concerto in cui i quattro membri fondatori del gruppo avevano dimostrato di essere (almeno dal punto di vista on-stage) in buona forma. La scaletta dell'esibizione è ben diluta tra le composizioni presenti nei primi quattro album della band, ad eccezione della per me poco consona scelta di estrarre solo un brano dalla tracklist di "Demons Down". che i fans avrebbero senza dubbio preferito al posto delle songs provenienti da "The Power And The Myth". Una registrazione pulita e di buon livello qualitativo completa un live album di positiva parvenza, completato dalla bonus in studio "Havana", scritta dal quartetto Christian/Giuffria/Pierce/Spiro e già presente come bonus track giapponese nel cd del 2004. Il consiglio del sottoscritto è quello di indirizzare all'acquisto di "Live In The UK" tutti i fans degli House Of Lords e del proprio frontman James Christian, i quali potranno completare al meglio la discografia dei propri idoli musicali aggiungendo un tassello comunque positivo. Per gli altri invece lascio ad ognuno la propria personale scelta.