PAOLO BERTONI: Coil: Arcangeli del Caos
Paolo Bertoni è una delle firme che hanno contribuito alla nascita di BLOW UP magazine, rivista assieme alla quale il libro viene pubblicato, ma venduto anche separatamente col numero di lug./ago. Noi siamo dei fan dei Coil, e ciò che pensiamo della loro carriera trova riscontro in questa opera: il loro capolavoro è 'Horse Rotorvator', 'Scatology' era ancora acerbo e sperimentale, ma con diverse idee interessanti (anche se ricevette ottimi riscontri nelle chart indipendenti), mentre tutto ciò che è venuto dopo ha una valenza inferiore che, di contro, ha permesso agli artisti di raggiungere un pubblico più vasto, tenuto conto della maggiore fruibilità della proposta. Dall'house di "Love Secret's Domain" alle sperimentazioni fini a se stesse dei molteplici progetti ambient o glitch dei vari Ep e 7", fino alle varie riedizioni di materiale precendente in chiave riveduta e corretta. Detto ciò il libro ha un incipit che cattura l'attenzione del lettore, mantenendo fluida e piacevole l'evoluzione della genesi della band attraverso le collaborazioni con Throbbing Gristle (da cui proveniva Peter Christopherson), e Psichic TV, la pubblicazione dei primi due album sulla lunga distanza ('Scatology' e 'Horse Rotorvator') fino alle tracce realizzate per la colonna sonora di Hellraiser, ma mai utilizzate per il film. Nel prosieguo l'autore spiega minuziosamente i lavori che si sono succeduti in chiave citazionista e ripetitiva, con continui rimandi a precedenti lavori e solo per fan conoscitori dell'intera discografia degli inglesi; spesso utilizza acronimi per riferirsi ad altri artisti (cabs per cabaret Voltaire e Ruin x Jim Thirlwell aka Foetus aka Clint Ruin, NWW cioè Nurse With Wound, solo per citarne alcuni), rendendo meno scorrevole e più difficoltosa la lettura ai non addetti al genere di musica industrial. Meticoloso e certosino il lavoro di reperimento delle informazioni, menziona persino brani inclusi in cassette mai pubblicate e le collaborazioni con gli artisti più disparati (scrittori, pittori, occultisti, registi ed altri artisti della ristretta cerchia sperimentale inglese e non) che li hanno ispirati ed aiutati nel finalizzare le intuizioni del duo Balance/Christopherson; di rilevante importanza è l'evidenziazione del pensiero criptico/esoterico ed anche i legami alla cultura gay che trasparivano dai loro testi. Non mancano aneddoti che hanno contraddistinto la carriera della band ma personalmente avrei gradito meno valutazioni sui singoli brani che hanno composto la loro corposa e frammentata discografia specie nella seconda parte del libro. Piccolo appunto finale, 12 euro x 120 paginette formato A5 mi sembrano un tantino fuori mercato specie in epoca Covid, sarebbe stato più appetibile accluderlo al giornale per un prezzo totale inferiore.
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