EROS PASI: I dischi della vita
Tutti hanno dei dischi a cui tengono di più degli altri, ed al di là del valore storico/artistico degli album. Dischi che ti hanno cambiato la vita, o ti hanno aiutato a crescere od a superare periodi bui della propria vita anche solo per l’artwork di copertina, o perché una singola canzone ti ha completamente stregato, o perché il chitarrista figo/la cantante gnocca di quella determinata band li sognavi anche sulla tazza del cesso. Non soltanto i dischi più belli in assoluto, ma quelli che a cui si è più legati sul piano sentimentale. Sarebbe troppo facile chiederlo ai diretti interessati, allora proviamo a torture gli addetti ai lavori…
Co-fondatore e PR della PR Lodge, agenzia di stanza sia in Italia, sia in Francia che si occupa di eventi e promozione di musica pesante alternativa, PR per la This Is Core Music e per la Memorial records, art director e smanettatore grafico, Eros respira e vive di musica da sempre. Potevamo mica esimerci dal chiedergli quali sono i dischi della vita?
SEPULTURA - Roots
Prima superiore o giù di lì. Intervallo, il metallaro isolato dalla massa mi passa una cassetta registrata dicendomi “ascoltali, spaccano…”. Da lì un inerme teenager di provincia che si era quasi rotto le palle di MTV e i suoi prodotti spazzatura si è trovato catapultato nell’universo metal. E che metal!
THE OFFSPRING – Smash
Chi non ha passato lo step “alternativo” da ragazzino?! Beh, calcolando che i vari Green Day e Nirvana non li sopportavo manco a pagarmi, quando ho avuto a che fare con 'Smash' è stato uno tsunami al cervello. Grande band e disco immenso, ancor oggi a distanza di anni e anni.
BRING ME THE HORIZON – Suicide Season
Un disco e una band che avrò sempre a cuore avendomi aperto le porte dell’universo discografico. Aver contribuito all’ascesa di questa band in termini di visibilità è qualcosa che mi rende parecchio orgoglioso e poi diciamocelo, a parte il look dei musicisti alcuni pezzi non erano nemmeno poi tanto male, dai!
DESTRAGE – The King is fat’n’old
Una band e dei ragazzi eccezionali, che si meritano tutto il rispetto e la fortuna possibili. Seguirli dall’esordio è stato entusiasmante, veder crescere il loro progetto ancor più. Ricordo le difficoltà iniziali legate alla promo di questo album, i media sembravano dubbiosi su di loro fino a quando un video cambiò tutte le carte in tavola: “Jade’s Place”.
MAROON 5 – Songs about Jane
Avete presente il classico disco che non c’azzecca nulla con ciò che ascoltate solitamente, ma che sostanzialmente lo avrete ascoltato almeno cento volte? Bene, nel mio caso 'Songs about Jane' penso sia l’esempio perfetto (oltre al fatto di avere una sorta di maniacalità per questa band, vedi l’acquisto di ogni edizione delle loro uscite e via dicendo). Il mondo è bello perché è vario, no?!
FrancescoHS
27/03/2015, 19:12
Grande il suo lavoro sulla rivista Rocksound,