Tutti hanno dei dischi a cui tengono di più degli altri, ed al di là del valore storico/artistico degli album. Dischi che ti hanno cambiato la vita, o ti hanno aiutato a crescere od a superare periodi bui della propria vita anche solo per l’artwork di copertina, o perché una singola canzone ti ha completamente stregato, o perché il chitarrista figo/la cantante gnocca di quella determinata band li sognavi anche sulla tazza del cesso. Non soltanto i dischi più belli in assoluto, ma quelli che a cui si è più legati sul piano sentimentale. Sarebbe troppo facile chiederlo ai diretti interessati, allora proviamo a torture gli addetti ai lavori…
Ha coronato un sogno, vivere della sua passione! Così Antonio Keller ha lasciato il suo lavoro in officina e ha dato vita alla Jolly Roger Records, una delle più belle realtà nell'ambito dell'underground metallico italiano e non solo. Lo abbiamo intercettato nel suo ambito naturale, la fiera del disco di Novegro vicino a Milano e ci ha appassionatamente illustrato quali sono i dischi che hanno segnato indissolubilmente la sua vita e c'è anche una sorpresina.
Antonio: Tengo a precisare che cito questi dischi, perche esulano dal contesto strettamente musicale, ma che vanno oltre, legati quindi indissolubilmente ad alcuni aspetti della mia vita. Ho ascoltato migliaia di album, molti sono ottimi (Helloween, Strana Officina, Chastain, Warlock, Grave Digger, Annihilator...) e sono ancora molto legato a loro, ma questi 5 sono come i "checkpoint" (chi si ricorda il videogioco OutRun?) della mia vita, e quindi essenzialmente radicati in me. Se posso permettermi un "extra" genere heavy, cito FIORELLA MANNOIA - Le canzoni, tra tutte "Cuore di Cane" bellissimo brano e testo da brividi.
Se mi si chiedesse di portare un solo disco in un isola deserta...o nella tomba (non si sai mai, ehehe) non avrei dubbi, 'Streets' dei Savatage. Non è per me un semplice album, non è solo musica, è una seconda pelle, pura emozione ed adrenalina. Canzoni che mi hanno accompagnato in momenti molto bui della mia vita e che mi hanno sempre dato una speranza, una risposta, parole che avrei voluto sentirmi dire in momenti difficili li ho ritrovati più in questo disco che nelle persone. Uscito nel 1991, mi prese subito, e la cosa magnifica è che è cresciuto con me, più lo ascoltavo, più lo assimilavo, piu’ lo capivo. Onestamente, non so quanti altri dischi e musica in generale possano avere questo effetto. Un capolavoro senza tempo e senza spazio
La musica classica che incontra la musica heavy: cazzo, che botta! Un disco incredibile, forse il loro migliore, se non fossi cosi dannatamente legato a 'Streets'. "Unholy" è uno dei miei brani preferiti, ma citarne qualcuno è impossibile."Hounds", "Gutter Ballet", "Temptation Revelation", "When The Crowds Are Gone"...brividi.
CRIMSON GLORY – Trascendence
Quando lavoravo in officina lo ascoltavo di continuo, allieviava giornate passate in solitudine nel capannone e spezzava la monotonia della routine al trapano, o alla mola. Volavo trascinato via dalla musica, il mio corpo lavorava, ma il mio spirito fluttuava al tempo della musica, tra headbanging ("Red Sharks", "Mask Of The Red Death"), paesaggi immaginari ("In Dark Places", "Where Dragons Rule", "Eternal World"), malinconia ("Lonely", "Burning Bridges"). Quando ho saputo della morte di Midnight sono stato male. Ho riascoltato tutta la (sua) discografia dei Crimson in suo onore. A me piace molto anche il "contestato" 'Strange & Beautiful'. Certo era un disco molto diverso da quanto ci si potesse aspettare al suo tempo, ma è stato anche coraggioso ed eterogeneo. Ho anche buone impressioni del suo disco solista 'Sadaka'.
RUNNING WILD – Black Hand Inn
Se dovessi a qualcuno spiegare cos è l’heavy metal puro, non farei altro che prendere questo disco e spararlo a tutto volume! Ricordo la fatica che si faceva al tempo a recuperarlo perche si trovava solo import...altro che internet!! Diedi la letterina di "babbo natale" a mio fratello che non so quanti negozi girò per trovarlo. Quando divenne mio vissi un’emozione incredibile, passai quel Natale a spararmelo nelle orecchie in cuffia, saltando tutte i cliche’ delle feste, tombole e panettoni inclusi!
L’inizio di tutto. Il riff di "Future World" mi fece innamorare della musica heavy e della chitarra elettrica. Da quel lontano 1990 la musica non fu solo un semplice contorno alle mie giornate, ma una vera e propria compagna, una passione che è cresciuta nel tempo senza la quale chissà cosa farei ora. Una scintilla che ha messo in moto diversi aspetti della mia vita tra cui il mio lavoro, la Jolly Roger Records.
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