ZANDEM: ZANDEM

Gli Zandem sono un progetto dietro al quale si celano l'ex Shy Alan Kelly, e Bob Kaisas, chitarrista e compsitore greco. Questo disco autoprodotto è il risultato degli sforzi del duo assai esplicitamente devoto all'AOR ed al melodic rock ottantiano sia in fatto suoni, sia in fatto di composizioni cosi classicamente tradizionale. Di riferimenti e rimandi se ne potrebbero trovare a iosa visto che quel preciso periodo era al culmine del suo essere "tradizionale", anche se non è facile trovarne uno in particolare. Fattore, questo, che gioca a favore degli Zandem perché sta a significare che il lavoro si regge anche e soprattutto su quanto prodotto di personale in fase di songwriting. Ispirazione, quindi, e non potrebbe che essere così visto anche il background dei nostri. I brani(opera di Bob), convincono, hanno quell'appeal vincente grazie a melodie zuccherose quanto basta a non farli rientrare nella categoria del pacchiano, e curati con attenzione con Kelly che si occupa a dir poco amorevolmente degli arrangiamenti. Materiale dalla buona potenzialità che potrebbe fa compiere il salto di qualità ai due se questi decidessero di affidare gli strumenti non loro ad opportuni musicisti. Sebbene, e questo è il lato più importante, i nove brani siano di buon spessore, tolte le parti di batteria di Kelly, e quelle ritmiche della chitarra di Kasias, quello che rimane dell'esecuzione è alquanto suonato in modo elementare, giusto quel poco di dimestichezza per registrare le tracce. Sono convinto che con una band vera alle spalle(e con una produzione attuale), questo stesso disco possa emergere dal sottobosco melodico e dal pianeta myspace in fretta e senza particolari patemi. Resta il fatto che ci troviamo davanti ad un disco che merita l'attenzione di tutti gli AOR maniac i quali potranno lasciarsi "risucchiare" nel vortice di un fascino d'altri tempi con brani(occhio anche ai titoli che più ottantiani non si può) come "Lonely Hunter", "Surrender" e "Innocent Cry". Zandem(detto tra noi), rock!