TRISTEMA: Dove Tutto È Possibile
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05/07/2012Quartetto della provincia di Salerno formatosi nel 2005, i Tristema giungono al secondo disco tagliando il traguardo in un modo tutto particolare. Dopo ottimi consensi ricevuti su Rock Hard, concerti in apertura di PFM, Vasco Rossi e TM Stevens, i ragazzi chiamano a sé gli amici conosciuti nella loro lunga gavetta, creando un disco a tinte heavy/rock, pop e alternative. Ciò che ci ha spinto a dare spazio ad un lavoro come questo è innanzitutto la professionalità con cui l'attuale concept è stato sviluppato sia graficamente (opera dell'artista Felideus), sia musicalmente. Gli arrangiamenti, infatti, sono senza dubbio la chiave di questo lavoro e della band stessa; il brano che spicca subito è quello che vede Daniel Gildenlöw come guest, inutile star qui a nasconderlo, e anche in tal caso il risultato è più che soddisfacente. Ascoltiamo sempre i Tristema, la band, e non i Tristema con Gildenlöw, e questo è importante. 'Dove tutto è possibile' raccoglie influenze dai Muse al pop più intelligente, ma non disdegna il background palesemente heavy dell'act campano. La traccia di chiusura è una ballad per voce e chitarra acustica, "L'Eclissi" e "La Penisola Che Non C'è" (rock e rap insieme) fanno da portabandiera del loro paese d'origine. Tante chitarre dal taglio moderno e non, mille sonorità e una band affiatata e pronta ad affacciarsi al panorama musicale italiano con un approccio e preparazione diversa: ad avercene. N.B. Disco disponibile anche in vinile dopo l'estate.
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