THE DEVIL WEARS PRADA: WITH ROOTS ABOVE AND BRANCHES BELOW

Già in previsione di vendere decine di migliaia di copie nella prima settimana di pubblicazione, il nuovo disco dei promettenti The Devil Wears Prada continua con abilità la crociata metalcore intrapresa nel precedente 'Plagues', mescolando breakdown, death svedese (se gli At The Gates ricevessero per ogni riff attuale ispirato da Slaughter Of The Soul, sarebbero più milionari dei Metallica), elettronica e screamo incontaminato. La cosa che si nota subito fin dalla travolgente opener "Sassafras" è però l’aumento dell’aggressività, che fortunatamente non coincide con l’entrata nei territori del deathcore. Tra melodie, inserti elettronici riuscitissimi e brani che rischiano davvero di entrare nella storia del metalcore ("Louder Than Thunder"), i The Devil Wears Prada dimostrano che ci sanno fare, che il successo lo meritano tutto e che alla fine chi parla male di loro sono solo i perdigiorno che commentano le news su blabbermouth, anche perché i numeri parlano chiaro. Benissimo.