MALACODA: Restless Dreams
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07/01/2019Una luce nera ci abbaglia, lasciandoci attoniti, senza fiato, ammagliati da un’angoscia che sublima in eleganza ed espressività. Gesti delicati che nascondono una forza interiore rara, gotici frangenti che non si perdono nella vaporosità in cui a volte scemano, ma che arricchiscono una lucentezza heavy metal. Così vi presentiamo il secondo disco in studio dei canadesi Malacoda, progetto che si fregia di passaggi insolitamente consistenti per il filone, unendo il gothic al già sopra citato heavy, con attraenti escursioni all’horror. C’è un non so che di industrial tra le note, un’ideale mescolanza tra i mitici Type O Negative, gli Armoreid Saint, Death SS e espressività che oggettivamente sono proprie degli artisti. Personalità a profusione, in un disco espressivo, sofferto e allo stesso tempo capace di liberarsi di catene per librarsi in volo. La malinconia che a volte annebbia con semplice autocommiserazione il più triviale dei gothic, qui viene raccontata con le mille sfumature che le appartengono. La voce, con le sue mille tonalità, amplifica i già mirabili contenuti strumentali. Melodie raffinate sono aurora che lascia spazio ad un sole prorompente, un’esplosione di energia dapprima cupa e poi luminosa. Metafora di vita, temporale nel quale tutti restiamo talvolta colpiti, superandone poi il travagliato decorso. L’impasto di voci e le armonie di chitarre sono la consapevolezza di aver trovato un punto di equilibrio, una pace che rinfranca. Restless Dreams è full-length di durata corposa, quasi un’ora, ma non lascia mai l’ascoltatore annoiato. Non cala mai la tensione in un disco di qualità, emotivamente coinvolgente e ricco di spunti anche per chi va alla ricerca della novità. Palati raffinati ed amanti del gothic potrebbero trovare nei Malacoda il punto in comune sul quale trovare un filo conduttore. La naturalezza con cui il metal più estremo e quello più armonico si alternano è sorprendente, come del resto anche la capacità di lasciar fluire tutto ciò fuori da loro stessi senza mai per un attimo essere prevedibili. Complimenti allora a questi artisti, il cui sound potrebbe non soddisfare tutti, vista la precipua presenza di atmosfere e compromessi che non tutti gli ascoltatori, soprattutto di metal, sanno apprezzare. Noi vi li consigliamo, garbati e convincenti.
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