LA MACCHINA DI VON NEUMANN: Formalismi
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18/05/2020La leggerezza di un gioco fanciullesco, la fantasia di un movimento che si trasforma in entusiasmo, l'allegria e poi la consapevolezza di rientrare in una realtà talvolta grigia. Tutto ciò è la prima uscita discografica in studio per i nostrani La Macchina Di Von Neumann. Il progetto può essere amato da chi vuole un sound melodico, ma al contempo raffinato e per nulla banale. Parliamo il verbo del post rock, della shoegaze e dell'empatia ambient, un concentrato di note in libertà che attenuano la mestizia di un periodo uggioso. La dolcezza con cui le note arrivano a noi non è melliflua debolezza, bensì sensibilità che nutre animo, cognizione di poter comprendere a pieno comportamenti e debolezze, maturando poi con esse. “Formalismi” è una sinusoide di sentimenti che ruota attorno a noi, soffuse carezze che sfumano attriti ed ostacoli. Il lavoro rarefatto delle chitarre si sposa perfettamente con la sottigliezza delle ritmiche, eco che avvampa e illumina i contorni di un volto inebriato. Full-length interamente strumentale che scivola senza intoppi e nel quale non manca la presenza di una voce, proprio per il lavoro egregio degli strumenti e di una chitarra incredibilmente espressiva. Raggio di luce sublima in una nebbia trepidante, pace che tutto cinge, senza mai asfissiare. Se il buongiorno si vede dal mattino, il proseguo non potrà che essere raggiante, anche se affermarsi a volte è più complicato. Noi non possiamo che ben sperare per La Macchina Di Von Neumann, band di valore assoluto del panorama musicale. Complimenti alla Antigony per aver ristampato questo full-length, originariamente autoprodotto nel 2018 e riproposto molto intelligentemente nel 2019.
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