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HUBI MEISEL: KAILASH

data

06/04/2006
76


Genere: Progressive Metal
Etichetta: Lion Music
Anno: 2006

Torna alla carica l’ex singer dei Dreamscape Hubi Meisel con il suo terzo album solista intitolato “Kailash”. Anche per quest’occasione Hubi ha voluto al suo fianco, come accadde sul precedente “EmOcean”, Vivien Lalu (Lalu), Marcel Coenen (Sun Caged) e Daniel Flores (Mind’s Eye, ex-Secret Sphere). Accanto ad essi troviamo Jorge Salàn, chitarrista dei folk metallers spagnoli Mago De Oz, e Johan Niemann, bassista dei Therion. Un cast di grandi musicisti provenienti da band eterogenee che trasporta in musica l’interessante concept orchestrato dal singer tedesco ed ambientato sulle montagne del Tibet sui segreti della cultura Buddista ed Indù. “Kailash” è un prodotto compatto, nel quale non troviamo brani che spiccano particolarmente a scapito di altri, e dove la qualità della musica la fa da padrone. L’opener “Potala Palace” ci dà un idea ben chiara dei contenuti del disco: grandi fraseggi di tecnica tra atmosfere sognanti ed i refrain tutti per l’ugola di Meisel. Gli episodi interessanti si susseguono come la mistiche “Himalayan Sunset” e la titletrack “Kailash – Jewel Of Ice”, che mostrano l’apice dell’espressività del singer, o come la più agguerrita “Shiva’s Dance”, il brano più “metal” e tra i miei preferiti del disco. Curioso episodio quello di “Milarepa’s Cave Of Miracles” che, nonostante sia tra i più riusciti del lotto, colpisce per l’incredibile richiamo del giro iniziale di tastiera ad una delle colone sonore di “Final Fantasy VII”, anche se in questo caso direi che è lecito parlare di una simpatica coincidenza. La sognante traccia conclusiva “The Great Prayer” accompagna il degno calo del sipario su questo suggestivo concept, ma non è finita qui. In conclusione troviamo due belle bonus track tra le quali spicca “Tigers Of Everest”, dove ad emergere è nuovamente la qualità di musicisti come Daniel Flores e Vivien Lalu. Un disco di Progressive Metal dalle sonorità ovattate e dolci che si sposano alla perfezione con la voce di Meisel, così vellutata ed espressiva. Un gustoso concentrato di sonorità orientaleggianti ed atmosfere mistiche in un pregevole mix tra melodia e tecnica che farà la felicità non solo dei fanatici del genere ma anche di chi è alla ricerca di una buona colonna sonora per rilassarsi ed isolare la mente.

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