CANAAN: In Memoria
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20/01/2024I Canaan, orgoglio italiano fin dal 1996, sono una band dal sound talmente riconoscibile che si potrebbe azzardare la definizione di un nuovo genere musicale (doom wave come ribattezzato dai fan). Descrizione alquanto difficile da coniare poiché nel loro trademark confluiscono soluzioni ascrivibili a diversi sottogeneri quali: ambient, elettronica, glitch, electrodark, synthwave, clangori industriali, noise, notevoli dosi di melodia ipnotica ammantata dalla poesia malata, decadente e contagiosa, forgiata dai versi di Mauro Berchi, sempre poco incline alla normalizzazione del quotidiano, utilizza i testi per esorcizzare i suoi demoni, non accetta gli usi e costumi della società in cui vive, ne prende le distanze e la sonda con lucida disillusione e dissacrante forza evidenziandone le piaghe psicologiche e sociali, amplificate dal ritorno all'utilizzo dell'italiano. Stavolta la struttura dei brani è molto più definita rispetto al precedente lavoro 'Images Of A Broken Self', è stata aggiunta la ritmica (persino il trip hop in "L’Eterno Assente" ed "Un Attimo Per Fare Del Male"), che dona una forma più definita ai brani, ottenendo un maggiore coinvolgimento di chi ascolta. Un altra pietra miliare dell'oscurità.
NON RIESCO (testo)
Sto mettendo un po' di ordine dove posso
Il disordine non me lo posso permettere
Ne ho troppo dentro
Tutto bene non direi
Tutto solito, diciamo
Certe notti arrivare vivo alla mattina è già qualcosa
Sembra assurdo lo so
Però non riesco
Non riesco
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