BESTIA ARCANA: To Anabainon Ek Tes Abyssu

'To Anabainon ek tes Abyssu' è il primo capitolo in studio degli statunitensi Bestia Arcana, band attiva dal 2011, con due album all’attivo (il secondo, 'Holókauston', è del 2017). Debemur Morti Production decide di ristampare un disco certamente importante nel panorama, giustamente portato all’attenzione dell’ascoltatore da parte di una label attenta a queste sonorità. Sound a metà tra il black e il death metal, arricchito da numerose ambientazioni apocalittiche. Tensione che ha un non so che di epico nei propri travolgenti crescendo. Full-length aggressivo e, allo stesso tempo, decisamente  atmosferico. Frasi sussurrate, effetti di fondo che ci portano in una terra ostile in cui naufraghiamo. Restiamo affascinati da uno scenario catastrofico, in cui terra spezzata lascia intravedere fiumi di lava. Sconvolgimenti, gelo e poi magma, icona di una desolazione in cui talvolta gli sviluppi dei brani ci portano al doom. Parliamo di accenni, perché i Bestia Arcana si muovono tra Nightbringer e Ævangelist, in uno stile classicamente black/death. Caos e turbamento si manifestano di fronte a noi, bolgia infernale nella quale pare di essere fagocitati, ma da cui il full-length resta immune, quasi mostrasse una forza interiore che vada al di là del dramma consumato. ‘The Pit of Sheh-ohl’ è l’esempio concreto della capacità contemplativa dei musicisti, un’estasi in cui fluttuiamo grazie a suoni rarefatti, a voci sussurrate che angustiano dapprima, per poi rivelarsi cardine di una spiritualità profonda. Occulto ed evocativo, “To Anabainon ek tes Abyssu” è rituale in cui spiriti arcani tornano a manifestarsi, monito a paure che colano lungo le nostre traballanti consapevolezze. Alla fine dell’ascolto sarete ebbri, frastuono di emozioni e attitudini che rispecchia il marchio estremo del black metal made in Usa. Non possiamo che elogiare Debemur Morti Production per aver rispolverato un’opera di tale portata. Album da avere e sviscerare in ogni sua sfumatura. Immensi.