ARCHSPIRE: Relentless Mutation
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16/12/2017Tecnica, brutalità, gusto melodico, potenza. Agli Archspire sembra non mancare nessuna di queste cose. Giunti al terzo album, i canadesi hanno tutta l’intenzione di far breccia nel cuore di chi si esalta con Obscura, Necrophagist, Spawn Of Possession. Star dietro alle incredibili progressioni di “Involuntary Doppelganger” è tutt’altro che facile, tra passaggi jazz, riff tecnici, dissonanze, melodie cromatiche e una certa tendenza progressiva c’è davvero tanta carne al fuoco. Certo, tutto già sentito, ma impossibile restare indifferenti alle progressioni a là Atheist di “Human Murmuration”, coi suoi riff pesantissimi e spaccaossa, la metrica spaventosa e terremotante delle linee vocali. La title track è incredibile: attacco acustico, linee di basso al fulmicotone, chitarra ‘old school’, molto retrò e affascinante. Unica pecca, a nostro modesto parere, i trigger esagerati alla batteria e i pig squeal un po’ troppo aggressivi. Per il resto non mostrano nulla di nuovo, se non la loro tecnica incredibile: “Calamus will Animate”, puro sclero. “Remote Tumour Seeker”, tecnica e potenza allo stato puro, più l’assurdo assolo in acustico nella conclusiva “A Dark Horizontal”. Ottima scelta da parte della Season of Mist, il talento va premiato anche quando non dice nulla di particolarmente innovativo, nè inesplorato. Non fateveli scappare.
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