ALFAHANNE: Atomvinter
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05/08/2020Rock, industrial, gothic, dark wave e metal, il tutto ammorbidito da una certa dose di armonie e ritornelli sono gli ingredienti di 'Atomvinter', ultima fatica in studio degli Alfahanne. Il progetto vede coinvolti alcuni artisti della scena black, le cui atmosfere e accenti vocali permeano le tracce che via via si susseguono, dimostrando una certa coerenza. Vi è un approccio punk, soprattutto nelle ritmiche e in alcune strutture, unitamente ad un industrial rock che mostra di sé armonie apocalittiche. Un full-length che potrebbe fare il salto qualità se meglio curato dal punto di vista ritmico. C’è poca consistenza infatti e una dose di banalità negli sviluppi che lascia scivolare il lavoro tra gli ascolti anonimi e poco incisivi. La voce, talvolta marcatamente black metal, si muove su delle colonne punk rock che si sgretolano per impalpabilità e prevedibilità. Un disco gradevole, certamente appetibile per un pubblico senza troppe pretese, ma la cui vaporosità ne disperderà presto il ricordo. Pochissimi gli spunti in 'Atomvinter', quarto capitolo in studio per una band che forse bada troppo a piacere a tutti i costi, senza dimostrare personalità e perdendosi dopo pochi ascolti nell’anonimato. Le qualità ci sono, vedremo se sapranno metterci quella dose di necessario coraggio.
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