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XEPER

Molti potrebbero non conoscere cosa ci cela dietro al progetto Xeper. Parlaci un po' della genesi e di come stai portando avanti i lavori per un nuovo disco. Immagino che tu ci stia lavorando, visto che Matrix Divina Satanas è del 2011. Dunque, gli Xeper nascono alla fine del 2007 graize a me ed al batterista Ahrin, che a sua volta aveva tirato in ballo Tanist alla voce. La nostra idea era quella di creare una band black metal con testi inerenti al satanismo, e dopo pochi mesi registrammo l’album d’esordio 'Void And Chaos' e cominciammo a far qualche live nel padovano, a Gorizia, in Slovenia, Venezia, con bassista session. Le idee per un nuovo album le avevo già, ma tardammo un po’ nel registrare 'Matrix Divina Satanas', fondamentalmente per soldi. Nel frattempo entro’ a far parte del gruppo Alekht al basso. Nel 2012 registrammo quattro pezzi con l’idea di fare uno split o un EP, ma più andamavo avanti, più realizzavo che alcuni componenti della band non erano adatti a portar avanti questo progetto; non entro in dettagli perché non mi sembra giusto, ma sinceramente apportando qualche modifica all’interno della band c’è stato un salto di qualità impressionante da ogni punto di vista. Il nuovo terzo album 'Eleventh Omega Revelation' uscira’ a dicembre per la Francese Tenebrd Music, e verrà distribuito via Drakkar Prod. In Europa, Nord America, Sud America. Verrà stampata anche una versione limitata da un etichetta di Singapore con il cd sagomato a lama per il mercato asiatico, quindi sono molto soddisfatto. Attualmente stiamo registrando in studio una cover dei Dissection come tributo a Jon Nodveidt che verrà caricata su YouTube appena finita, e comunque sto lavorando ad altri pezzi per il prossimo album, quindi, per farla breve, sono comunque molto attivo. Dal sound crudo del debutto a quello più robusto di MDS. Cosa cambiò dall’esordio? Molte cose: per prima cosa la professionalità all’interno della band, dall’essere perfetti nelle traduzioni dei testi (cosa importantissima) al curare dettagli dell’artwork. Piccoli dettagli in generale che comunque permettono di maturare a livello professionale ed artistico. Sei passato dalla misconosciuta Undercover Records alla Drakkar Productions, per la pubblicazione dello split con i brasiliani Patria. Qual è il tuo punto di vista su queste piccole realtà che si manifestano in etichette del genere, che comunque contribuiscono a lanciare piccole realtà o band che vogliono comunque farsi conoscere? Beh, ovviamente per noi è stato un onore poter lavorare con un etichetta che, seppur underground, ha lanciato grandi gruppi quali Impiety, Watain, Grand Belial’s Key, Mutiilation ect. Adesso oltretutto ha aperto da poco degli uffici negli Stati Uniti e Sudamerica quindi a livello di distribuzione è cresciuta parecchio e questo ne va’a vantaggio per le band. Il 6 dicembre avrai una data al Pop Corner Club di Marghera. Come concepisci il contesto live con "i nuovi" Xeper, e quali sono le sostanziali differenze che noti da musicista quando ti ritrovi con Divine Codex? Mi trovo più libero nel lavorare con session per live. Alla batteria ci sarà Belloz conosciuto per il suo ex progetto Sidus Tenebrarum ed alla voce Marco degli Stigmhate. Divine Codex è stato messo “on hold” come progetto purtroppo,comunque non noto molte differenze visto che ho sempre composto io le musiche. Padova è la culla di buone band estreme e grandi realtà del passato, una su tutte Death Dies e Flash Terrorist. E’ anche però la patria di Davide Tiso degli Ephel Duath. Mi chiedevo cosa ne pensi del suo operato, se conosci i suoi lavori, e in relazione a ciò, prendere la palla al balzo per farti una domanda sulla tua personale visione riguardo il concetto di evoluzione. Conobbi Davide molti anni fa’, vendeva il suo demo in cassetta all’ingresso di un locale con borchie e facepainting. I suoi primi lavori mi piacevano molto, ma sinceramente non seguo piu’ di tanto i suoi progetti da anni. Per sbaglio devo aver ascoltato qualcosa di recente, ma preferisco non esprimermi. Per me evolvere come band è appunto curare “piccoli” dettagli per ottenere grandi risultati. Un musicista, se tale si considera, dovrebbe crescere non solo con lo strumento musicale, ma anche con la testa per fare le cose fatte bene, e dovrebbe saper accettare le critiche, se costruttive. Io comunque ti sto’ parlando solo dal punto di vista musicale. Orientiamoci meglio sul tuo operato con altre band, sappiamo che hai dato una mano dal vivo a bands di calibro internazionale. Ti lasciamo carta bianca, parlaci di queste tue esperienze. Ho suonato/suono live chitarra/basso per gli svedesi Setherial, i singaporiani Impiety e i norvegesi Gorgoroth. Abbiamo tutti interessi in comune, quindi è stato tutto molto naturale. Di sicuro le cose non piovono dal cielo quindi bisogna farsi il culo per ottenere risultati ed avere le palle per rischiare. Come tutte le cose della vita, chi ha paura di rischiare lavorerà per sempre per chi ha avuto le palle di rischiare. Comunque devo ammettere di essermi fatto i miei bei tour girando per tre continenti, e visitando città nelle quali non sarei mai potuto andare altrimenti, e di aver conosciuto persone interessanti, quindi mi ritengo onorato e fortunato da questo punto di vista, oltre il fatto di fare esperienze nel settore della musica metal. Solo negli Impiety hai avuto modo di lasciare una tua impronta anche in studio. Tra l’altro su 'Worshippers of the Seventh Tyranny' c’era anche un altro italiano alla batteria, Andrea. Mentre su 'Advent Of...' eri con Atum. Com’è stato ritrovarsi con un altro italiano in una band di musicisti provenienti da Singapore? Il fatto è stato che Shyaithan voleva una line-up italiana per praticità. Lì a Singapore non ci son molti musicisti adatti al genere, quindi è stato più volte costretto a cercare gente al di fuori del suo paese. A livello economico era anche più semplice pagare il volo ad una sola persona che a più persone. Ha avuto line-up giapponese, messicana, italiana, ed ora il batterista è australiano, chitarrista da Singapore ed io al basso. Ammiro profondamente Shyaithan come musicista e come persona, non si è mai arreso ed ha sempre cercato di portare avanti il suo progetto nato nell’88, e nonostante i vari problemi che ha avuto di line-up (oltre 30 musicisti) è ancora li’a porgere il suo dito medio in faccia a chiunque. Un grande. Ci lamentiamo di ciò che ci circonda nonostante siamo esterofili e pigri. Perchè secondo te un certo tipo di metal estremo in Italia, tarda a imporsi come vorrebbero tanti? Ti dirò, non godiamo di buona reputazione in generale all’estero, black metal compreso. Quì ci sono progetti che nascono e muoiono a volte senza nemmeno aver mai registrato una demo. Dal mio punto di vista il 90% delle band italiane manca di serietà e professionalità. Oltretutto a differenza di altri paesi dove la gente supporta le band locali, quì non c’è molto supporto. Di conseguenza ti ritrovi ad un concerto con non più di 60 persone: logico che poi i gestori dei locali non vogliono rischiare, e quindi pagano con noccioline i gruppi, ma è tutta una catena connessa la quale parte proprio dalle persone stesse. Quì gli italiani preferiscono fare cazzate tipo andare a Gardaland, o al cinema al posto di andare a concerti estremi, e gli pesa il culo a prendere la macchina e guidare per più di 30 chilometri, solitamente perché poi rischiano di non poter bere e rischiare la patente. Mettono sulla bilancia il bere ed il concerto e solitamente vince il bere. Bah, per quel che mi riguarda che si fottano tutti, qui’c’è merda perché alla gente và bene così. Punto. 'Eleventh Omega Revelation' è il prossimo album targato Xeper. Gestazione, curiosità... Allora, in questo album ho coinvolto Maelstrom, batterista australiano il quale aveva seguito noi Impiety nel tour nordamericano durato due mesi toccando Canada, Stati Uniti e Messico. Avevo provato a cercar batteristi nelle mie zone, ma lasciamo perdere, affidabilità zero, o cominciavano subito a mettere le parole ”quanti soldi mi date” davanti ad ogni frase, cosa che non mi sono mai permesso di fare con nessuno. Si vede che qui’ funziona tutto a soldi e non per passione personale, ma lascio pure che seminino vento. Comunque contattato lui immediatamente ha accettato senza nessun problema ed ha registrato la batteria nel suo studio a Perth, mandandomi poi le tracce registrate di batteria via internet. Io ed Alekht abbiamo registrato in un giorno chitarre e basso su nove canzoni alle Officine Underground Studio a Montebelluna (Treviso) da Nicolo’ Gasparini (con il quale collaboro dal 2004). Ho voluto invitare come special guest due ottimi amici e musicisti, Shyaithan degli Impiety ed Eric Cutler degli Autopsy. Maelstrom poi ha registrato le voci (e devo dire che ci ha stupiti con il suo risultato finale. Un vero peccato che abiti così distante, un talento di uomo indubbiamente), e siamo ritornati alle Officine Underground Studio a mixare il disco. In totale c’è costato 200 euro di studio, ma la produzione è ottima. La promozione grafica per gli Xeper è ora in mano ad uno dei più grandi grafici nella sfera metal. Spiegaci come Marcelo Vasco sia riuscito a ridare enfasi e imponenza ai vostri lavori, e quanto questo sia importante per corollare il vostro lavoro. Ho conosciuto personalmente Marcelo a Belo Horizonte in Brasile, e da lì siamo stati in contatto visto che lui è anche la mente dei Patria, band con la quale abbiamo fatto lo split album. Basta guardare i suoi lavori per capire che è un professionista, ed essendo pure lui un musicista black metal capisce al volo le cose che chiedi. Avendo tra le mani un cd ben suonato e ben prodotto non potevamo accontentarci di avere un artwork mediocre e banale quindi ci siam affidati a lui,il quale lavorera’per noi per molto tempo ancora visti i risultati finali. Hardsounds ti ringrazia caldamente per la collaborazione. Lasciaci un saluto per i fans che seguono il black metal firmato Xeper... Sono io che devo ringraziare voi per lo spazio concessomi. Credo che dovreste dare un ascolto al nuovo disco una volta uscito: potrà piacere o non piacere, chissenefrega,non suoniamo per farci battere le mani quindi andremo avanti per la nostra strada e per le nostre idee. Hail Satan!

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