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HARDSOUNDS POLL 2020: La resa dei conti

Pollo.2020

La resa dei conti ritorna anche nel 2020. Puntuale come ogni anno la redazione ha scelto quello che ritiene sia il meglio dell'anno ormai alla fine in mezzo alla solita infinita quantità di uscite. Moltissimi i dischi ascoltati, alcuni già dimenticati, molti altri invece hanno fatto breccia nei nostri cuori. A conferma di ogni appuntamento passato in materia, anche nel 2020 è l'eterogeneità a farla da padrona nelle varie Top 10, e non potrebbe essere altrimenti essendo la poll di Hardsounds. Noi che amiamo i generi, ma li trascendiamo con particolare piacere...


ANDREA PUNZO
BRUCE SPRINGSTEEN - Letter To You
BOB DYLAN - Rough And Rowdy Ways
KATATONIA - City Burials
THE FLAMING LIPS - American Head
FISH - Weltschmerz
DRACONIAN - Under A Godless Veil
ERIC CLAYTON - A Thousand Scars
OCEAN OF SLUMBERS - Oceans Of Slumber
FATES WARNING - Long Day Good Night
MAGNUS KARLSSON'S FREE FALL - We Are The Night
Le ultime parole famose: Per ovvi motivi un anno uguale a nessuno dei precedenti. Assenza di socialità, concerti e quant'altro hanno segnato non poco la vita (e per molti altre le finanze...) di ogni appassionato di musica e non solo. Ma il 2020 è anche un anno in cui, involontoriamente, perchè molti dischi sono stati concepiti lo scorso anno, o comunque portati a termine prima dell'avvento della pandemia, o perfezionati durante, alcuni "padri" del rock hanno controbilanciato la negatività con i loro nuovi grandi album: Dylan e Springsteen su tutti. Poi il mai troppo osannato Fish, autore di un disco favoloso, l'ultimo della sua carriera dato che il gigante scozzese ha deciso di ritirarsi definitivamente dalle scene; la ritrovata vocalità e la sacralità espressiva di Eric Clayton dopo mille traversie, il quale ha annunciato anche un nuovo disco dei Saviour Machine entro il 2021. Per non dire di act come Paradise Lost, My Dying Bride, Katatonia, o Fates Warning, Armored Saint, The Tangent, The Flower Kings e molti altri ancora che sono riusciti ancora una volta ad emozionarci, e che solo per la volontà di limitare a 10 titoli le proprie singole scelte non sono entrati in "classifica" (prendetevela con quella testa di cazzo del caporedattore). I pesi massimi, o molti tra essi, insomma, hanno dato voce al proprio talento durante un anno sconcio e doloroso come questo che sta per terminare. Fossero usciti anche nuovi dischi dei The Cure (dovrebbe essere prossimo...), o nuovi inediti di Tom Waits, allora potrei parlare sul piano personale di un anno a dir poco indimenticabile. Ci siamo andati vicini, però. Restano comunque molte ferite aperte difficili da curare, altre che non si chiuderanno mai, ma è questo il tempo che ci è stato dato da vivere, e proveremo a farlo in profondità ogni singolo giorno finchè ci sarà data la possibilità di farlo. Fanculo il 2020! Viva il 2020!

IGOR FANELLI
THE OCEAN - Phanerozoic II
DIESANERA - Grudge
BODY COUNT - Carnivore
AVATAR - Hunter Gather
LONG DISTANCE CALLING - How Do We Wanto To Live
DUNWICH - Tail Tied Hearts
SUDENKLANG - Omonimo
SHORES OF NULL - Beyond The Shores
ALKYMIST - Sanctuary
ZOLLE - Macello

Le ultime parole famose: Annus Orribilis sotto molteplici punti di vista e sopratutto per chi come me vive di concerti, senza tralasciare chi ha perso il lavoro e gli affetti. Sotto il profilo musicale ho avuto due grandi soprese: The Ocean che avevo già visto almeno un paio di volte dal vivo, ma senza esserne mai rimasto entusiasta, ed invece stavolta hanno tirato fuori un capolavoro nella fusione di diversi generi. Diesanera che hanno prodotto uno di quei dischi che ti permettono di espellere tutte le negatività che l'anno in corso ci ha portato in dote e di ritrovarsi a canticchiarne più di qualche ritornello, ed il solito Ice T (Body Count) che con Carnivore ha dato fondo alla cattiveria inumana e sonora con suoni devastanti. Citazione d'obbligo per i Long Distance Calling che hanno si saccheggiato i Pink Floyd, ma con un occhio post rock ed una strizzatina al mainstream. Ho fatto in tempo a vedere i Dish Is Nein (ex Disciplinatha) ed a rimanere a bocca aperta per il cambio di sonorità, netta svolta verso l'industrial di matrice Young Gods. Anno pigro dal punto di vista della lettura, nonostante ho ancora delle chicche da gustare, mi sta coinvolgendo il libro su "Adrian Borland & The Sound" scritto da Basile e Nitti ed uscito per Geophonie. Come dicono gli Shores Of Null nell'ultimo lavoro: Life is at war with us.


STEFANO GIACOMETTI
MAGNUM - The Serpent Rings
TEMPERANCE - Viridian
ARMORED SAINT - Punching The Sky
ROOM EXPERIENCE - Another Time And Place
THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA - Aeromantic
ALCATRAZZ - Born Innocent
BONFIRE - Fistful Of Fire
SPEED STROKE - Scene Of The Crime
DECARLO - Lightning Strikes Twice
FROM THE DEPTH - Moments

Le ultime parole famose: Anno orribile. Ma la musica ha rappresentato un'ancora di salvezza: un'amica fidata nella quale rifugiarsi. Questo nefasto 2020 ci ha per fortuna regalato tantissimi (ed anche inaspettati) ottimi album da ascoltare e ricordare con "affetto".


STEFANO "THIESS" SANTAMARIA
DIESPNEA – Pneuma 
HAGATHORN – Hartworld 
ENSLAVED – Utgard
THOKKIAN VORTEX - Thy Throne Is Mine
PURE WRATH - The Forlorn Soldier
GREAT PACIFIC ORCHESTRA - Fragile Things
MARRASMIELI - Between Land and Sky
SCARAB - Martyrs of the Storm
FINNTROLL – Vredesvävd
SPECIAL OPS – Blood And Tears 
Le ultime parole famose: Quest’anno è stato un anno complicato per gli artisti e per noi tutti, per ovvie ragioni legate ad una pandemia che ha portato via ad alcuni anche persone care. Musicalmente ho cercato di trovare un filo conduttore, vedendo un ritorno a sonorità gothic e continuando a trovare interessanti esperimenti in ambito black metal. Credo che tutto quanto accaduto si riverserà musicalmente, a livello di ispirazione, nel 2021, anno da cui mi attendo all'inizio cupa rabbia e mestizia, per poi vedere un'evoluzione legata anche ai (speriamo) positivi  sviluppi in ambito medico.  Buon 2021 a tutti voi lettori, augurando tanta serenità.

ALESSANDRO MENCARINI
H.E.A.T. - II
MAGNUS KARLSSON'S FREE FALL - We Are The Night
LORDS OF BLACK - Alchemy Of Souls Pt.1
BROTHER FIRETRIBE - Feel The Burn
BONFIRE - Fitsful Of Fire
HELL IN THE CLUB - Hell Of Fame
STRYPER - Even The Devils Believes
ARCTIC RAIN - The One
BLACK SWAN - Shake The World
DYNAZTY - The Dark Delight
Le ultime parole famose: Il 2020 è stato contrassegnato da eventi funesti che hanno lasciato delle grosse cicatrici sul panorama hard & heavy (la scomparsa di Eddie Van Halen, Frankie Banali, Bob Kulick e Ken Hensley per citarne alcuni). Dal punto di vista delle realizzazioni musicali un anno senza infamia nè lode dove le cose migliori provengono dal settore melodic hard con eccellenti performance di H.E.A.T., Bonfire e Brother Firetribe, mentre situazione più statica in ambito heavy power.

RAFFAELE PISANI
DEFTONES - Ohms
PARADISE LOST - Obsidian
TEMPERANCE - Viridian
PSYCHOTIC WALTZ - The God-Shaped Void
DOOL - Summerland
SHORES OF NULL - Beyond The Shores
SIENA ROOT - The Secret Of Our Time
O - Antropocene
OCEANS OF SLUMBER - Oceans Of Slumber
YAWNING MAN - Live at Giant Rock

Le ultime parole famose: Il 2020 è stato un vero e proprio massacro per la musica e l'arte in generale, soprattutto per la loro proposizione al pubblico dal vivo, scatenando di riflesso una crisi del settore degli spazi che offrono contenuti artistici. Ciò però non ha intaccato la produzione discografica di qualità, che a mio parere ha raggiunto dei picchi assoluti con i nuovi album di Deftones e Paradise Lost, a cui segue una nutrita serie di dischi (circa una trentina), da cui ho estratto quelli presenti nella lista. Anche nei nostri confini ci siamo fatti valere; oltre ai Temperance e agli O, ottimi lavori sono stati fatti da band che passano da Black Rainbows a Kayleth, da Giobia a Humulus, ai DGM. Nella speranza di un 2021 sicuramente migliore, con la possibilità di poterci riabbracciare tutti davanti ad un palco.


EDUARDO IANNACCONE
ULCERATE - Stare Into Death And Be Still
PARADISE LOST - Obsidian  
ANAAL NATHRAKH – Endarkenment
KATATONIA – City Burials    
DARK TRANQUILLITY - Moment    
MY DYING BRIDE – The Ghost Of Orion
FORGOTTEN TOMB - Nihilistic Estrangement
GUDARS SKYMNING - Olycksfågel
ECCLESIA - De Ecclesiæ Universalis   
ENSLAVED - Utgard
Le ultime parole famose: Il 2020 sarà ricordato per essere stato un annus infaustus a livello globale con pesanti ripercussioni anche nel mondo della musica, veicolo di cultura e non mero intrattenimento. In questo clima di semi-immobilismo dovuto alla mancanza degli eventi live, molte sono state le uscite discografiche degne di nota che ci hanno accompagnato in questi mesi di forzata reclusione e nelle cui note abbiamo trovato più di un attimo di conforto e distrazione.  Questa è la mia personale top-ten dei dischi che vale la pena salvare, nell’attesa e con la speranza di poter quanto prima uscire a riveder le stelle.  

ALEX GIULIANI
THE HAWKINS - Silence Is A Bomb
DARK QUARTERER - Pompei
HAKEN - Virus
PHIL CAMPBELL AND THE BASTARD SONS - We're the Bastards
AC/DC - Pwr Up
SONS OF APOLLO - MMXX
ROVESCIO DELLA MEDAGLIA - Contaminazione 2.0
THE SHORES OF NULL - Beyond The Shores (On Death And Dying)
TRICK OR TREAT - The Legend Of The XII Saints
BLUE OYSTER CULT - The Symbol Remains

Le ultime parole famose: Questo nefasto 2020 ha tolto il palco alle band, ma per fortuna non la voglia di comporre nuova musica. Quindi, come d'incanto, sono usciti tanti nuovi dischi di cui alcuni davvero ispirati. Ci sono stati grandi ritorni e interessanti novità che mi hanno tenuto compagnia in questi tempi di costrizione domestica. Spero che questo ultimo semestre incredibilmente prolifico sia la premessa per un 2021 di ritorno alla nostra normalità fatta di concerti e aggregazione. In ogni caso l'arte e la musica, sebbene non siano tutelate e rispettate come meriterebbero, sopravviveranno a tutto.


MARCO SANDONA'
H.E.A.T.H. - II
PERFECT PLAN - Time for a miracle  
ONE DESIRE - Midnight Empire
HAREM SCAREM - Change the world
REVOLUTION SAINTS - Rise
PRIDE OF LIONS - Lionheart
CAPTAIN BLACK BEARD Sonic Forces
BROTHER FIRETRIBE - Feel the burn
PALACE - Rock'n'roll radio
ARTIC RAIN - The One

Le ultime parole famose: In questo nefasto 2020, musicalmente con le nuove uscite non c'e' purtroppo stato tanto da gioire. I must si sono toccati con la punta di una mano sola (grandioso Heat II), tante buone uscite, tantissimi dischi da dimenticare. Su tutti mi piace ricordare il nuovo Palace dopo i dimenticabili primi due album ha piazzato il colpo con la terza uscita, l'ottimo Captain Black Beard e il bellissibo album dei Perfect Plan che si confermano band di punta del melodic rock del nostro tempo. Speriamo tutti nel 2021 visto gia i pezzi da 90 che scenderanno in campo (W.e.t.,Journey giusto per citarne due).


ALESSANDRA TESTU'
LIONHEART – The Reality Of Miracles
NIGHT – High Tides – Distant Skies
ARMORED SAINT – Punching the Sky
PRIDE OF LIONS – Lion Heart
ROBERT PLANT – Digging Deep: Subterranea
REVOLUTIONS SAINTS – Rise
BLUE OYSTER CULT – The Symbol Remains
GATHERING OF KINGS – Discovery
OMAR PEDRINI – Viaggio Senza Vento Live
MAD DOGS – We Are Ready To Testify

Le ultime parole famose: Non sono un tecnico e non sono una musicista, però ascolto e Ascolto! Se non ritrovate un “vostro” album tra i miei primi dieci 2020, non significa che il vostro gusto (o il mio) non è un buon sentire: sicuramente l’album in questione non lo conosco, o se lo conosco, non mi ha rapito per un’emozione (bella o brutta che sia) perché la musica è sempre stata LIBERTA’.
 
FRANCESCO LA TEGOLA
TESTAMENT – TITANS OF CREATION
CODE ORANGE - UNDERNEATH
VADER – SOLITUDE IN MADNESS
ULCERATE – SHARE INTO DEATH AND BE STILL
BLUE OYLSTER CULT – THE SYMBOL REMAINS
AHTME - MEPHITIC
ANAAL NATHRAKH - ENDARKMENT
PARADISE LOST - OBSIDIAN
DRACONIAN – UNDER A GODLESS VEIL
NECROPHOBIC – DAWN OF THE DAMNED
Le ultime parole famose: Anno infame, non certo per la musica. I lavori hanno subito un’ulteriore battuta d’arresto che ha danneggiato, si spera non irrimediabimente, l’indotto. Senza contare l’ennesimo body count da bollettino di guerra. Parlando strettamente di uscite metal, oramai il panorama si e’ diversificato al punto tale da creare incroci con la trap, il noise/drone e il pop che certe riviste spacciano come il meglio che il metal possa offrire oggi. O forse e’ il sottoscritto a essere boomer dentro. Questa eccessiva diversificazione ha aumentata esponenzialmente l’offerta in maniera tale da creare semplicemente delle sacche in cui ognuno puo’ crogiolarsi ignorando bellamente tutto il resto. Questo spiega anche le continue re-release di dischi vecchi di 15-20 anni. In ogni caso, il bello del metal e’ la sua attitudine al contempo conservatrice e sperimentale. Spero di non essere diventato troppo vecchio per questo.

DAVIDE DEAMBROGI
KIRK  WINDSTEIN – Dream In Motion
EMYN MUIL – Afar Angathfark
DAWN OF A DARK AGE – La Tavola Osca
OZZY OSBOURNE – Ordinary Man
MÖRK GRYNING – Hinsides Vrede
ENSLAVED – Utgard
MITOCHONDRIAL SUN – Sju Pulsarer
ISENGARD - Vårjevndøgn
GOD DETHRONED - Illuminati
VOUS AUTRES – Sel De Pierre

Le ultime parole famose: Dopo un periodo così duro, in particolare per la musica, possiamo solo  riascoltare i dischi che ci hanno regalato un momento di pace, sfogo e riflessione durante la tempesta della pandemia e augurare a tutti gli artisti che sono stati colpiti, direttamente o indirettamente, un rapido ritorno alle proprie attività, per far brillare, sempre più splendente, la fiamma del metallo e della musica in generale. Nella speranza di lasciarci alle spalle quest’anno terribile ma comunque ricco di musica, vi auguro un lieto Natale ed un FELICE (speriamo) 2021.


EDOARDO SCARAMUZZINO
SLAYER - The Repentless Killogy
DARK FORTRESS - Spectres From The Old World
MEKONG DELTA - Tales Of A Future Past
FATES WARNING - Long Day Good Night
BATTLE DAGORATH - Abyss Horizons
ACACIA - Resurrection
ARS MAGNA UMBRAE - Apotheosis
BORGNE - Y
MORTIIS - Spirit Of Rebellion
PARADISE LOST - Obsidian

Le ultime parole famose: Il videotestamento live degli Slayer merita il primo posto per importanza storica e qualità. La dimensione dal vivo è quella che ha garantito ai californiani la fedeltà del loro seguito, anche a fronte di lavori più recenti spesso non all'altezza del loro passato. In mezzo al dominio di certo black metal atmosferico (ben quattro posti du dieci, e anche i With The End In Mind avrebbero meritato) riescono a ritagliarsi un posto due bands di metal "tradizionale" diversissime per popolarità: i celeberrimi Fates Warning e i nostrani Acacia, al rietro dopo ventitre anni con un album maiuscolo. Sul podio i technotrashers Mekong Delta, soli nel loro genere (ma avrei voluto avere un posto anche per gli Heathen). I veterani Paradise Lost tirano fuori uno dei loro lavori più riusciti di sempre. Il lavoro di Mortiis, pur non essendo nuovo in senso stretto, è una rielaborazione sufficientemente profonda da giustificarne la presenza. In ottica Dungeon/Ambient una menzione meritano anche i baschi Elffor, sempre affidabili. In chiave Dark Electro/Aggrotech solo i Clan Of Xymox si sono avvicinati ad un posto in graduatoria. 


DANIELE MARTUCCI
FIONA APPLE - Fetch The Bolt Cutters
BRUCE SPRINGSTEEN - Letter To You
TIM BURGESS - I Love The New Sky
THE FLAMING LIPS - American Head
PHOEBE BRIDGERS - Punisher
BUSH - The Kingdome
GLASS ANIMALS - Dreamland
TRAVIS - 10 Songs
ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER - Sideways To New Italy
PAUL WELLER - On Sunset

Le ultime parole famose: Anno di importanti conferme (Phoebe Bridgers, Glass Animals) e di importantissimi ritorni (Fiona Apple su tutti), oltre ad imprevisti colpi di coda di band storiche (Bush, Travis). C'è anche spazio per uno Springsteen che confeziona il suo miglior disco da tempi di Magic, e per dei Flaming Lips mai così a fuoco.


FLORA MOCERINO

GUSTAVO SANTAOLALLA - The Last Of Us Part II (Original Soundtrack)
PEARL JAM - Gigaton
FRANK ZUMMO - It’s My War
METALLICA - S&M2
AC/DC - Power UP
OZZY OSBOURNE - Ordinary Man
BRUCE SPRINGSTEEN - Letter To You
HALESTORM - Reimagined
PVRIS - Use Me
MILEY CYRUS - Plastic Heart


Le ultime parole famose: Questo 2020 era iniziato pieno di buoni propositi, live show e dischi tanto attesi, ma sappiamo tutti com’è andata a finire: concerti cancellati, dischi rimandati e il boom della musica digitale che ha preso sempre più piede. Gli artisti si sono dovuti reinventare, abbiamo assistito a live improvvisati via social, a concerti digitali per raccolte fondi (bella esperienza anche se triste), e invece di far uscire album o EP è tornata di moda il lancio di singoli. Stilare questa classica mi ha impegnato per 10 giorni: “chi metto? Chi mi ha dato più emozioni? Chi è tornato col botto?”. La scelta è ricaduta sulle band della vecchia guardia, con ritorni tanto attesi, ed edizioni con orchestra e tante tante emozioni; probabilmente scelta dettata dalla nostalgia. Per la prima volta mi sono ritrovata a prendere atto della musica che ha guidato le mie giornate di lockdown: i soundtrack dei videogame, per questo motivo al primo post si trova un album sconosciuto per molti, ma per noi nerd un vero e proprio regalo. Con mia grande sorpresa, il 2020 si conclude con un’ex Hannah Montana che a tutti i costi vuole staccarsi l’etichetta di popstar. Per il 2021 io mi auguro solo di poter tornare tra la folla a fare file sotto al sole, e sentire quel boato, il tremolio nelle gambe che SOLO la musica sa dare.


MICHELA RICCIARDI
STAGE OF REALITY - Money For Dreams
FATES WARNING - Long Day Good Night
AYREON - Transitus
OZZY OSBOURNE - Ordinary Man
DEF LEPPARD - London To Vegas Live
DEEP PURPLE - Whoosh
JOHN PETRUCCI - Terminal Velocity
PAIN OF SALVATION - Panther
DREAM THEATER - Distant Memories Live In London 
KATATONIA - City Burials

Le ultime parole famose: Anno senza dubbio molto faticoso per la musica. Abbiamo avuto molti lavori interessanti, piacevoli sorprese e tante sensazioni. Anche quest'anno alcune delle mie band preferite mi hanno regalato nuove emozioni. Aspetto con ansia il momento in cui possa emozionarmi nuovamente ai loro live. Oltre al sapore amaro di questo 2020, che mi porterò dietro, posso dire che le mie orecchie si sono deliziate!


DANIELE AMATO
THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA - Aeromantic
LORNA SHORE - Immortal
UNLEASH THE ARCHER - Abyss
NINA - Synthian
BERGETON - Miami Murder
BRING ME THE HORIZON - Post Human: Survival Horror
EMIS KILLA x JAKE LA FURIA - 17
ARMANI DOC - Alta Moda
HEAVEN SHALL BURN - Of Truth And Sacrifice
TRIVIUM - What The Dead Man Say

Le ultime parole famose:  Il 2020 è stato un anno che, nonostante l’emergenza Covid, si è caratterizzato da uscite ricche e di qualità, tanto che ho dovuto lasciare fuori dalla mia top nomi eccellenti (Lady Gaga, Poppy, Deftones, John Petrucci). Tolte le solite garanzie (Trivium, The Night Flight Orchestra) finalmente gli Unleash The Archers hanno ricevuto la meritata notorietà dopo una lunghissima gavetta grazie a un disco semplicemente clamoroso, e la MRGA di Gionni Gioielli e compagnia si conferma la miglior realtà rap italiana anche se Killa e La Furia hanno dimostrato di essere ancora dei fuoriclasse, se lo vogliono. Ma onestamente quest’anno ho ascoltato quasi solo synthwave, un genere che dimostra di avere una scena vibrante, piena di energia, idee e fame, e che mi ricorda molto la scena metalcore del 2005/2006.


SIMONE LAMBIASE
HEATHEN - Empire Of The Blind
FATES WARNING - Long Day Good Night
MY DYING BRIDE - The Ghost Of Orion
DGM - Tragic Separation
BLUE OYSTER CULT - The Symbol Remains
GATHERING OF KINGS - Discovery
ELECTRIC MOB - Discharge
WYTCH HAZEL - Pentecost III
NIGHT FLIGHT ORCHESTRA - Aeromantic
DIRTY SHIRLEY - Dirty Shirley

Le ultime parole famose: Nonostante le molte lamentele che ho letto in giro, quest'anno per me è stato ricchissimo di uscite interessanti, in quasi in tutti i campi (un po' meno in ambito aor/rock melodico). Personalmente è stato un anno caratterizzato da un parziale allontanamento da sonorità più estreme, alla riscoperta degli anni '70, sia con gruppi dell'epoca che con band attuali che riprendono certi stilemi (i clamorosi Wytch Hazel, i Witchwood, gli Spell, giusto per citarne qualcuna). Avanti cosi!


LAURA PESCATORI
POET – Emily
REASONS BEHIND – Project MIST
IN FLAMES – Clayman (20th Anniversary Edition)
GRENDEL’S SYSTER – Myrtle Wreath/Myrtenkranz
EMMA RUTH RUNDLE & THOU – May Our Chambers Be Full
ANNA VON HAUSSWOLFF – All Thoughts Fly
ACCIDENTAL PRESIDENT – Accidental President
GAB DE LA VEGA – Beyond Space And Time
JADE HAIRPINS – Harmony Avenue
DEAD VISIONS – A Sea Of Troubles

Le ultime parole famose: Il 2020 è assolutamente un anno da cancellare, ha messo completamente in ginocchio il mondo intero e di conseguenza anche la cultura e lo spettacolo che già da prima in Italia, non godevano di ottima salute. Concerti, festival, locali, club, musica dal vivo, tutto saltato da Marzo in poi. Abbiamo perso anche importanti riferimenti come il chitarrista e compositore Eddie Van Halen, l’immenso ed ineguagliabile compositore italiano Ennio Morricone, il pianista/compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso, il cantante americano Little Richard e ci tengo a menzionarlo seppur non musicista, lo scrittore Luis Sepulveda a cui sono estremamente riconoscente per i capolavori letterari che negli anni ci ha lasciato. Sono però accadute anche cose molto belle, oltre all’uscita degli album per me migliori qui in classifica (è stata dura sceglierne solo alcuni), i Pearl Jam hanno sfornato 'Gigaton' il loro undicesimo album, i The Killers hanno pubblicato 'Imploding The Mirage' ove troviamo per la prima volta in assoluto l’assenza del chitarrista Dave Keuning. Rick Rubin ha prodotto l’ultimo lavoro dei The Strokes 'The New Abnormal', l’icona Ozzy Osbourne ci ha deliziato con un vero e proprio epitaffio 'Ordinary Man'. Prendiamo quel poco di buono che questo 2020 ci ha donato con la speranza, la forza e la resilienza di saper resistere e proseguire verso un futuro intriso di tanta musica.


GIANMASSIMO SARDIELLO
NAPALM DEATH - Throes Of Joy In The Jaws Of Defeatism
VOIVOD - Lost Machine Live
CADAVER - D.G.A.F.
BENEDICTION - Scriptures
SEPULTURA - Quadra
SINISTER - Deformation Of The Holy Realm
STROGOI - Abandon All Faith
ZAKK SABBATH - Vertigo
NAPALM DEATH - Logic Ravaged By Brute Force
RUINAS - Ikonoklasta

Le ultime parole famose: Pessimo anno per colpa della pandemia. Ne hanno risentito i concerti, ridotti al lumicino, nel periodo estivo e con tutti i limiti del caso. Nel panorama della musica estrema non è che abbia ascoltato cose interessantissime, ma certamente ho apprezzato i Napalm Death, alle prese con qualche contaminazione dark industrial e noise, i Voivod che nei dischi live si esprimono sempre in maniera eccellente e il ritorno dei norvegesi Cadaver, autori, in  un tempo ormai remoto di un disco seminale come ‘In Pain’. Operazione nostalgia riuscitissima dai Zakk Sabbath con ‘Vertigo’, celebrazione del cinquantennale del primo omonimo disco dei Black Sabbath.


ELIO FERRARA
PSYCHOTIC WALTZ - The God-Shaped Void 
DARK TRANQUILLITY - Moment 
PARADISE LOST - Obsidian 
FATES WARNING - Long Day Good Night 
CALIGULA'S HORSE - Rise Radiant 
SONS OF APOLLO - MMXX 
LEAVES' EYES - The Last Viking 
TEMPERANCE - Viridian 
ENZO AND THE GLORY ENSEMBLE - In The Name Of The World Spirit 
NEAL MORSE - Sola Gratia

Le ultime parole famose: Il 2020 è stato ovviamente un anno molto particolare, ma tra virus e lockdown, ci sono state uscite importanti, specialmente in ambito prog metal, con uscite davvero di rilievo come Psychotic Waltz (finalmente!), Fates Warning, Caligula's Horse, Sons Of Apollo, Haken, Communic. Non solo prog metal però, con tante altre uscite come Dark Tranquillity, Paradise Lost, Leave's Eyes, Celestial Season, ecc., oltre a tantissimi live e tante ristampe: insomma, quanto meno sotto questo profilo, non ci siamo annoiati.  


RAMON IERVASUTTI
IGORRR - Spirituality and distortion
THE PINEAPPLE THIEF - The Way Of Truth
THE PROJECTIONIST - The Stench Of Amalthia
LAMB OF GOD - Lamb Of God
WHITE STONES - Kuarahy
TRIDENT - North
LITURGY - Origin Of The Alimonies
THE WAY OF PURITY - Schwarz Oder Rot
AIRBAG - A Day At The Beach
FAITH - Priestless
Le ultime parole famose: Un anno pieno di interperie e reclusioni forzate. Pareti impenetrabili dal fisico.  L'unica cosa che le ha potute abbattere è stata la musica: ciò che ha garantito una possibilità di esperienza innovativa in un clima sterile. Ciò che ci ha uniti anche nella distanza più assoluta.

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