UNDERSMOKINGDOORS: The Great Inertia
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17/12/2014I torinesi Undersmokingdoors non sono una band qualunque. Attiva dal 2004 ha avuto modo di vivere in maniera intelligente tutto ciò che questa città ha saputo regalare alla scena alternativa italiana, passando dal successo rock dei Subsonica, al crossover dei Linea 77. E ciò che li rende un gruppo apprezzabile è proprio il fatto che – seppur provenienti dalla stessa città – siano sempre riusciti ad andare oltre, cercando una propria strada, spesso la più ostile. Sarà forse per questo motivo che di loro finora si è parlato ben poco, e credeteci, se il passato discografico è sullo stesso livello di questo 'The Great Inertia', beh, ci siamo persi molto, non ci sono dubbi. Potremmo definirlo come un ottimo esempio di alternative rock anno 2014, oppure più semplicemente un gran bel lavoro. Colpisce tutto di questo lavoro: l’intensità donata dalle due voci, il suono trascinante delle chitarre e quella convinzione a lungo andare di essere dinnanzi a una sorta di greatest hits talmente è ricco di potenziali singoli. La scuola scelta è quella statunitense, quella che vede in Incubus, Disturbed e Staind i propri punti di riferimento in chiave rock e gente come Deftones, Alter Bridge e Korn sul lato più heavy. Ma guai a pensarli all’ennesima band fotocopia, gli Undersmokingdoors hanno esperienza da vendere e una fame di notorietà comune a pochi nomi, cosa che li ha spinti a vivere ogni singolo episodio con un’intensità tale da spingere l’ascoltatore all’interno del loro mondo. Un mondo fatto di emozioni contrastanti, di momenti rabbiosi e altri dove la luce del sole riesce a scaldarci. Un disco che non perde colpi anche grazie a un lavoro sui suoni semplicemente eccelso, cristallini in ogni singolo passaggio. Semplicemente perfetto questo 'The Great Inertia', disco dal quale citiamo i brani "Bulletproof" e "Hollywood Thriller", esempi perfetti di eleganza e modernità in salsa rock.
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