SHAKRA: Snakes & Ladders
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07/12/2017Pur senza regalare grossi capolavori nel corso di venti anni di carriera, la band elvetica si è sempre garantita una significativa notorietà nel suo paese, sempre però una spanna sotto istituzioni quali Krokus e Gotthard. 'Snakes & Ladders' è il secondo lavoro dopo il reintegro dello storico vocalist Mark Fox, ed è l'ennesimo esemplare di robusto hard rock che ha nelle band sopracitate le principali muse ispiratrici, quindi sorprese pressochè nulle per chi ha avuto modo di seguire gli Shakra nel corso degli anni, e se qualcuno vuole ricercare sonorità sperimentali, molto elaborate e complesse, può tranquillamente lasciar perdere questo pacchetto di canzoni fatte di refrain anthemici e briose melodie (anche un po' sdolcinate come nella ballad "Open Water"). Il combo regge come sempre sulle capacità del chitarrista Thomas Muster, ben sorretto dal dinamismo del drummer Roger Tanner, ideali per far sfogare la roca voce di Mark, bravissimo nella stesura linee melodiche trascinanti e di facile presa oltre che di buonissima levatura, ma anche gli altri musicisti non si tirano certo indietro nella realizzazione di brani tendenzialmente dal ritmo medio-veloce dal sound a tratti granitico (come non citare la splendida opener "Cassandra's Curse" dalle chiare reminiscenze gotthardiane con un tocco di epicità in più), o dall'approccio molto più diretto tipo "Friday Nightmare", la title track o "The Seeds" la quale punta molto sulla potenzialità del ritornello. In conclusione gli Shakra hanno rilasciato un lavoro intercambiabile con gli altri realizzati (in particolare con quelli con Mark alla voce) che di certo non rivoluzionerà la storia dell'hard rock ma che mostra molta più verve rispetto a quanto pubblicato proprio dai Gotthard dopo la scomparsa di Steve Lee. Incorruttibili.
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