SHADECROWN: Riven
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23/07/2020Emotività e sound struggente per i finlandesi Shadecrown, progetto doom metal che impreziosisce le proprie note con una sensibilità compositiva notevole. La base, monolitica e dagli sviluppi dilatati, si fregia di melodie sopraffine e di una voce, quella growl, decisamente death metal. A bilanciare ciò poi passaggi più soft, da parte del bassista, che evidenziano i contorni più armonici del disco. I Sentenced sono la band che ci salta in mete, unitamente ad altri classici, quali Paradise Lost e tanti altri. L’arpeggio delle chitarre, la sofisticatezza di melodie che commuovono, sono la punta di diamante di un album notevole sotto più punti di vista. A prescindere dalla consistenza doom, il gusto del pianoforte e poi l’onda d’urto death di Riven creano un gioco di colori la cui dicotomia riscalda i cuori. Il pathos interpretativo degli Shadecrown va oltre le classificazioni, un condensato di sfumature che ci stringe al cuore, coinvolgendoci e proiettandoci verso un cielo che squarciamo, scoprendo sereno. Coltre si dissolve, raggio di sole contraccambia la nostra stretta di luce, abbraccio che non spegne illusioni, arricchendo di sfumature un album che farà la gioia anche di chi non si ferma alla formalità ed alla tecnica, ma cerca autentiche emozioni.
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