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SAENS: Prophet In A Statistical World

data

19/07/2007
80


Genere: Symphonic Prog Rock
Etichetta: Cyclops
Distro:
Anno: 2004

Sono passati 2 anni dal precedente, e ottimo, Escaping From The Hands Of God e siamo precisamente nel 2004, in questo anno vede la luce il terzo disco della prog rock band francese Saens. Per questa uscita il quartetto d'oltralpe si dedica al concept e alla rivisitazione letteraria: il disco è suddiviso in 2 parti, Dystopian Dream e Prophet in a Statistical World, nate da due idee comuni ma differenti. Dystopian Dream, che racchiude le prime 5 tracce, è la rivisitazione di 4 famose novelle: 1984 di Orwell, Brave New World di Huxley, Time Machine di Wells e This Perfect Day di Levin. Chi conosce i libri potrà facilmente intuire su quali basi e concetti si diramano i brani di questa prima parte, per gli altri posso dire che per dystopia, in italiano distopia, si intende una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista. Il termine è stato coniato come opposto di utopia ed è soprattutto utilizzato in riferimento ad una società fittizia (spesso ambientata in un futuro prossimo) dove le tendenze sociali sono portate ad estremismi apocalittici. Prophet in a Statistical World, le altre 7 tracce del disco, sono la novella musicale, basata sul concetto di distopia, totalmente creata dai Saens dove un personaggio (the prophet) si trova a combattere contro la società ostile (the statistical world) in cui si trova a vivere. Insomma il lavoro portato avanti dai Saens è complesso, sia per rivedere i 4 libri sia per creare una nuova storia sullo stesso filone e trasporre tutto in musica. Avvicinandoci all'aspetto musicale del disco vediamo subito che le grandi doti sinfoniche messe in mostra nell'album precedente qui vengono usate per ricreare anche atmosfere più cupe, soprattutto nella prima parte, oltre ai classici momenti di ampio respiro dove i cori e l'organo accompagnano i quattro strumenti del gruppo francese. La tecnica dei 4 musicisti viene sfruttata a pieno con i bassi e le chitarre che si mettono in mostra e sottolineano l'evolversi del disco sia nelle parti più rilassate sia in quelle più d'enfasi e di esecuzione quasi in solitaria (come accade ad esempio a metà di "Forbidden Dreams"). Possiamo dire che i Saens dopo Escaping From The Hands Of God si ripetono offrendoci un disco dove la musica domina e conquista l'ascoltatore e la voce l'accompagna seguendone il ritmo, ma difficilmente mettendosi in primo piano rispetto ad essa. Per tutti i 73 minuti del disco ascoltiamo buona musica e, anche se la durata totale non è poca, l'album si fa ascoltare in tutta la sua interezza senza problemi (anche se un'eventuale divisione fra le due parti in fase d'ascolto non è affatto una scelta da scartare a priori). Da segnalare in chiusura della recensione che il disco esiste anche in una versione speciale recante in dono un secondo cd. Su di questo troviamo 3 ulteriori tracce, che però da sole contano ben 51 minuti di musica aggiuntiva! Parliamo di due rivisitazioni in lingua inglese di due tracce del primo album della band, precisamente "Game Of Patience" e "The Gevaudan Beast", e di una traccia inedita, l'epica "Les Souffrances Du Juene Pierre". Chiaramente è consigliata questa versione del disco anche perché le 3 tracce in questione sono anch'esse di buon livello.

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