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MUNICIPAL WASTE: THE FATAL FEAST

data

16/04/2012
90


Genere: Thrashcore
Etichetta: Nuclear Blast
Distro: Warner
Anno: 2012

Dopo aver consumato la puntina del giradischi e fatto impazzire i vicini ascoltando 'Waste 'Em All', 'Hazardous', 'Mutation' e 'The Art Of Partying', ovvero quattro stupendi album thrash metal figli dei Municipal Waste, l'idea di ascoltare un nuovo lavoro di questa band ci esalta da matti. Questo gruppo capitanato da Ray Waste e Tony Foresta sembra avere una marcia in più che gli permette di abbattere quel muro di banalità che oggigiorno sembra essere insormontabile per le tantissime band che suonano metal/hardcore. L'album ha una partenza al fulmicotone, e dopo una breve intro la musica dei Municipal parte come un razzo con "Repossession", rano che esprime al meglio l'essenza e l'attitudine della band. Con i pezzi successivi si capisce che la band della Virginia non ha cambiato di una virgola il proprio modo di suonare, continuando a cimentarsi nella sperimentazione di un thrash/hardcore/speed/punk irresistibile. Classici riffoni thrash accompagnati da assoli d'effetto, un basso potente capace di dare corposità ai suoni e l'inconfondibile voce di Foresta sono un mix micidiale in grado di confermare nuovamente la validità della band. "Unholy Abductor" è un altro pezzo devastante che immaginiamo possa mietere vittime durante le esibizioni live della band, di chiaro stampo hardcore ci ricorda parecchio la furia omicida sprigionata dall'eccezionale Dittohead" degli Slayer. I pezzi continuano assassini uno dopo l'altro, l'adrenalina è sempre ai massimi livelli e attraverso un tripudio di sangue e sudore abbiamo la sensazione che le casse dello stereo non riescano a contenere la violenza dei Municipal. "The Fatal Feast" è il brano dal quale la band decide di estrapolare il video e il singolo del disco, pezzo molto più vicino all'hardcore old-school che al thrash metal anni '90. L'album si chiude alla grande con "Residential Disaster" lasciandoci con la bocca aperta e le orecchie sanguinanti, incantati ed ipnotizzati da questo capolavoro. Crediamo che questo sia l'album più maturo registrato dal quartetto americano, e siamo sicuro che se ascoltato ad alto volume potrò dare assuefazione e dipendenza all'ascoltatore. Conservando intatti tutti quegli elementi che hanno reso unico ed inimitabile questo gruppo, la band ha regalato un gioiello a tutti i fan che smanieranno dalla voglia di veder suonare live i pezzi di questo favoloso 'The Fatal Feast'.

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