mournful congregation: The June Frost
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27/09/2009I Mournful Congregation sono certamente uno dei gruppi di maggiore importanza per la scena doom estrema australiana. Musica lenta, aggressiva ed emozionale. 'The June Frost' segue un altro album monumentale come 'The Monad of Creation', e addirittura lo supera in maestosità. Rispetto alla creatura precedente, TJF è decisamente più accessibile anche per chi non ascolta questo stile di musica dalla mattina alla sera, essendo più melodico, meno tetro e con canzoni di durata decisamente inferiore. Sacrificando una buona parte del feeling epico che si respirava in 'Monad...'. Ma alla fine dei conti il piatto della bilancia pende ancora dalla parte dei nostri australiani. Diversamente dalla stragrande maggioranza dei gruppi che suonano funeral doom, i Mournful Congregation non si affidano alla monotona ripetitività dei riff e dei passaggi, per lo meno non solo, puntando piuttosto sul sano e vecchio songwriting di matrice prettamente metal. 'The June Frost' è più album e meno raccolta di canzoni differenti rispetto al suo predecessore mentre, unitamente a tutte le produzioni precedenti, non vi è alcuna componente di matrice death metal nel sound (leggasi niente accelerazioni brutali). L'opener "Solemn Strikes The Funeral Chime" è perfetta per essere usata come esempio, una sorta di biglietto da visita per l'intero album, che, unito nella sua diversità ai capitoli precedenti della discografia, è l'ennesimo tassello vincente dei Mournful Congregation.
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