KISKE, MICHAEL: PAST IN DIFFERENT WAYS
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12/05/2008Che l'ormai ex ugola d'oro del metal Michael Kiske fosse voglioso di cimentarsi unicamente con sonorità tipicamente acustiche è cosa divenuta assodata con la pubblicazione del suo discusso lavoro 'Kiske', un album che animò non poche diatribe tra i fans di una delle voci più amate di sempre all'interno del panorama heavy, distintasi poi nel corso degli anni per la propria chiara volontà di distaccarsi con decisione dal genere musicale che gli attribuì una certa notorietà. Anche il qui presentato nuovo cd 'Past In Different Ways' apre un'ulteriore frangia di discussione sul presente artistico di un singer di indubbia capacità, questa volta confrontatosi con la volontà di riesumare in chiave acustica alcuni dei brani provenienti dagli anni d'oro della propria permanenza negli Helloween, e più precisamente dai due 'Keeper Of The Seven Keys', da 'Chameleon' e 'Pink Bubbles Go Ape' (più una inedita traccia in chiusura). Il risultato, diciamolo subito, è quello di album che sa indubbiamente colpire per la profonda emotività insita in songs presentate in vesti completamente nuove, ora trainate non più dai sostenuti tessuti strumentali ad appannaggio di chitarre distorte e pulsante sezione ritmica, ma bensì riportate alla loro condizione primordiale in cui una voce, una chitarra acustisca e pochi altri strumenti a supporto fungono da teatro per una interpretazione in ogni caso piacevole, da usufruire e da ascoltare in particolare nei momenti di maggior relax fisico e psichico. Detto ciò non ho proprio idea di come un disco del genere possa essere accolto dalla schiera dei fans dei suoi vecchi trascorsi sonori, molti dei quali sono certo storceranno il naso rispetto a questa scelta chiaramente peculiare, la quale da un lato mette ulteriormente in mostra la versatilità di un singer tutt'ora in grado di coinvolgere e stupire grazie ad una maturità canora assolutamente fuori dalle righe, ma che nonostante tutto, alla stregua di quanto sin qui asserito, non troverà vita facile per quanto concerne il supporto da parte degli stagionati fans d'annata. In ogni caso una scelta di coerenza, che distingue senza appello il signor Kiske da buona parte dei ciarlatani dell'ambiente.
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