DEATHBELL: With The Beyond

È fuori da qualche mese 'With The Beyond', il lavoro dei Deathbell, per metà francesi e per metà irlandesi e noi lo stiamo ascoltando ora per la prima volta. Fin dalle prime note capiamo subito il tipo di heavy-fuzzy sound di cui parlano, e che viene fedelmente rispettato come da descrizione. Effettivamente, siamo davanti ad una band che legge e segue le regole del genere ad hoc, senza sgarrarne una. Riff ben cadenzati, fuzz sempre in funzione, un grande riverbero sulla voce che viene tenuta leggermente più distante rendendosi sempre più solenne. I bit sono sempre molto rallentati quasi in tutti i brani e si capisce quindi il tipo di coerenza che la band ha voluto dare al disco. I suoni sono ben equilibrati, ben distinti tra di loro così come gli effetti utilizzati e questo si deve sicuramente all’ottima produzione del disco. L’eco lontano è quello della psichedelia anni ’70 dei Jefferson Airplane, con una voce quasi monotonale portata in primo piano principalmente dall’effettistica, più che da virtuosismi vari. Per altro quest’ultima cosa a parer mio non può essere che di vantaggio, anche se tra il bianco e il nero c’è sempre il grigio che s’adatta meglio a tante situazioni, per cui forse un po’ di personalità in più ci starebbe bene. Si torna indietro nel tempo, seppur con la tecnologia del 2018, ma non credo che questo basti per parlare di novità. Sicuramente gli amanti del genere non resteranno delusi davanti a questo progetto, ma secondo me il lavoro che i Deathbell devono continuare a fare è di rendersi un po’ più riconoscibili in mezzo alla folla di band heavy-doom-psichedeliche di oggi. Invito quindi la band, così talentuosa e piena di passione, a non arrendersi e a lavorare maggiormente sulla propria personalità, che probabilmente si riscontra nelle prestazioni dal vivo.