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CRIPPLE BASTARDS: DESPERATELY INSENSITIVE

data

24/08/2003
90


Genere: Hatecore
Etichetta: Necropolis\DeathVomit
Anno: 2003

I Cripple Bastards sono un gruppo a cui non piace ripetersi e il "The day after Misantropo a senso unico" lo dimostra. Sicuramente l'inserimento di Al (Commando) Mazzotti alla batteria e la produzione di Tommy Talamanca (Sadist) effettuata ai Nadir Studios hanno giovato non poco alla band, pur essendo un amante del grezzume di "Misantropo a senso unico" e dei lavori precedenti devo ammettere che la "pulizia" (le virgolette sono d'obbligo) della produzione di Tommy si è dimostrata perfetta sotto ogni punto di vista, anche nell'accentuare quell'estremismo musicale di cui i Bastards si fanno portatori da 15 anni ormai. Primo full-length senza Alberto The Crippler alla chitarra (sostituito dall'ottimo Der Kommissar), "Desperately Insensitive" è la summa di questi 15 anni, dalle sfuriate hardcore\noisecore degli esordi, alla violenza del grindcore e del thrash metal più grezzo e puro. Sbattersene di tutto e tutti, questo è l'imperativo che ha accompagnato la band per tutti questi anni e sicuramente l'ultimo lavoro non lo smentisce, già dalla copertina assistiamo inerti alla cruda violenza sbattuta in faccia, si tratta del primo piano di una vecchia incatenata vittima di una tortura. Ma questo imperativo lo si respira sopratutto nei 19 pezzi che costituisco l'album, sin dalla prima traccia "Fear In The Squats Of The Dead" dove i Bastards vomitano contro l'ipocrisia degli @narconpunk o meglio degli @narconformisti come li chiama Giulio. Ma tutto il resto del disco è una continua lotta verso qualcuno, cito ad esempio l'imperialismo degli USA e la loro indifferenza verso i paesi vittima di inutili bombardamenti. Pezzi come "Desperately Insensitive" con i suoi devastanti cambi di tempo, la massacrante "Jurisdictions" o la conclusiva "Partner Della Convenienza" con il ritornello "Quanto sei TROIA!!" urlato da quello che rimane delle corde vocali di Giulio sono già diventati dei classici della band piemontese, proprio come "Being Ripped Off", che in questo disco viene rimesso a nuovo grazie appunto alla produzione killer di Tommy. Se amate la violenza in ogni sua forma e volete passare circa 30 minuti da incubo non posso far altro che consigliarvelo, qui troverete pane per i vostri denti.

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