BLIND GUARDIAN: At The Edge Of Time
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29/08/2010Ottimo ritorno per i tedeschi Blind Guardian, una band che, oltre ad essere sulla cresta dell’onda da oltre venti anni, è a dir poco una delle icone della scena classic-power mondiale. I nostri bardi teutonici con questo nuovo lavoro regalano ai propri fans un riassunto della loro folgorante carriera. Dico questo perché nell'album è possibile rintracciare le varie sonorità che hanno contraddistinto le varie tappe della loro evoluzione stilistica e tecnica: dallo speed-power degli esordi, alla vera e propria sperimentazione ed alle sonorità lente, atmosferiche ed addirittura sinfonici. Per farsene una chiara idea basta ascoltare "Sacred Worlds" e "Wheel Of Time", due tracce altamente epiche, complesse, pompose e dannatamente sinfoniche grazie al superlativo apporto dell'orchestra di Praga e del suo coro, e rese delle autentiche gemme dal titanico lavoro del produttore Charlie Bauerfeind; senza dimenticare "Ride Into Obsession" e "A Voice In The Dark, due mazzate power-speed ad alto tasso adrenalinico e da riff diretti, aggressivi e coinvolgenti. Citazione a parte meritano "Curse My Name" e "War Of Thrones", due brani lenti ed altamente atmosferici dalle sonorità medievaleggianti, e "Road Of No Release", brano sperimentale in cui la band, senza comunque mai rischiare di snaturarsi, tocca addirittura i lidi del progressive. Per concludere non posso esimermi da fare nuovamente i complimenti ai bardi tedeschi per questo nuovo prodotto, anche se, a voler ben vedere, negli anni passati ci hanno regalato gemme di inestimabile bellezza che difficilmente potranno essere superate.
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