ANGUISH FORCE: CREATED 4 SELF-DESTRUCTION
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14/03/2010Lo scorso lavoro degli Anguish Force aveva lasciato non poco amaro in bocca: è comprensibile quindi come l'ascolto della loro ultima fatica inizi tra timori di ogni sorta. Troppo complicato e mal registrato, "Invincible Imperium Italicus" si presentava come ostico all'ascolto e deludente all'assimilazione; il discorso pare diverso per "Created 4 Self-Destruction", e sotto non pochi punti di vista. Innanzitutto va sottolineato come i pezzi siano decisamente più interessanti, sia come sonorità che come melodie: buon impatto sonoro, buona tecnica e creazioni originali sono la struttura portante di questo nuovo disco, che parte quindi con le migliori premesse. Inoltre è evidente sin dal primo ascolto una notevole crescita che ha interessato un po' tutti i componenti della band, dal vocalist (più incisivo, più capace di modulare i cambi di tonalità, e decisamente meno amatoriale) alle chitarre, più godibili e pulite. Le ritmiche si mostrano potenti e solide, completando un quadro iniziale di quanto meno sufficienza abbondante. I limiti ci sono ancora, questo va detto: non tutto il disco è infatti incisivo, si scoprono alcuni passaggi di chitarra decisamente deboli ed ancora la voce non è ai massimi livelli che parrebbe poter raggiungere, il che abbassa un po' la valutazione. Ciononostante, l'effetto complessivo di "Created 4 Self-Destruction" è buono, a tratti anche molto buono, e raggiunge livelli di eccellenza (pur non riuscendo a mantenerli a lungo) soprattutto nella mastodontica 'Hkcainos (Cassandra's Reign)', che con i suoi oltre sedici minuti di durata rappresenta una sfida difficile da sostenere, magari non dominata costantemente (alcuni passaggi risultano ridondanti) ma alla fine comunque vinta. Non siamo ancora alle vette, ma la scalata prosegue con convinzione.
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