AMPLIFIER: MYSTORIA

Record di etichette per gli Amplifier che hanno cambiato ben cinque case discografiche nel giro si pochi anni. In pratica una per ogni nuovo album. Segno della irrequietezza della band di Manchester che oggi si accasa presso la tedesca Superball Music, sorta di label epigona della K-Scope in merito alla scelta di band e generi da produrre. Mirando alla sostanza, invece, questo 'Mystoria' nasce e cresce miscelando quanto la stessa band ha proposto in passato, quindi alternative rock moderno che si sposa amabilmente con il progressive e le sue suggestioni coeve, ma senza mai disdegnare incursioni (appena accentuate) nell'hard rock classico settantiano. Come al solito ne viene fuori un disco ricco di sfumature e strutturato su più livelli armonici, anche se al dire il vero questa volta gli Amplifier non incantano. Pur sfoggiando un equilibrio di massima, i brani si livellano anche sul piano qualitativo ed emozionale, senza fornire mai uno strappo tale da sorprendere anche dopo diversi ascolti. La maggiore coesione tra le diverse anime che vanno a comporre i brani non raggiunge il risultato sperato, peccando per buona parte nella "sostanza", seppur esemplare nella forma. Forse 'Mystoria' non è altro che un disco transitorio, sperando che gli Amplifier trovino presto pace ed una rinnovata ispirazione.