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WINTER HAZE

Benvenuti sulle apgine di Hardsounds: presentate la band ai lettori... Raffo (Guitar): La band è nata nella seconda metà del 2003 da due progetti paralleli: da un lato io e Lorenzo, dall'altro Stefano e Giorgia. Le intezioni erano diverse e devo dire tutt'ora si possono sentire le varie influenze. Abbiamo riff di chitarra che spaziano dal power al black, giri di basso blues/hard rock, insomma le influenze che abbiamo sono tantissime e all'orecchio di un buon ascoltatore si sentono tutte. In questi quattro anni abbiamo lavorato sodo e anche grazie all'inserimento di Matteo nella nella band, il livello del songwriting si è alzato notevolmente. Di strada ne abbiamo fatta parecchia dal 2003. Il vostro album di debutto è in imminente uscita, praticamente è pronto: come è stata l'esperienza, produrlo e tutto il resto? Giorgia (Vocals): Osereì dire un'esperienza titanica produrlo, e traumatica. Ci abbiamo messo quasi un anno solo per registrare perchè abbiamo avuto occasione di registrarlo in uno studio lontano da Parma, gli Old Ones Studios e quindi andavamo un po' allla volta. Inoltre in fase di registrazione le cose si sono un po' evolute, abbiamo aggiunto delle orchestrazioni, degli arrangiamenti e quindi ci abbiamo messo un po' di più. Però siamo abbastanza contenti. Matteo (Drums): La cosa molto bella ed interessante nella fase di registrazione di questo disco è che da una punto di partenza che era il vecchio demo registrato in precedenza c'è stata un'evoluzione, come ha detto il Raffo prima giustamente, un grosso coinvolgimento di tutti e cinque, un grosso entusiasmo da parte di tutti nella messa a punto di canzoni che sono molto ricche, molto complesse, molto articolate, con influenze diverse e voglia di buttare giù musica veramente da parte di tutti gli strumentisti. Questo sicuramente ha fatto in modo che il morale fosse sempre molto alto, al di là delle difficoltà, degli impicci, delle problematiche di registrazione e della logistica della cosa, e la voglia di arrivare ad un risultato era molto ricercata. Quali sono state le vostre ispirazione, per i testi, la musica? Botta (Keyboards): Ognuno ha portato le sue influenze: dal suo background, da come ha imparato a suonare, dalla musica che ascolta, da qualcosa che l'ha colpito magari. Ognuno impara un modo di suonare e prova a metterlo in musica. Poi quello che viene fuori può essere diverso dall'ispirazione da cui eravamo partiti. é difficile parlare di ispirazione, alla fine è diventata una cosa nostra, anche perchè, visto che ci lavoriamo in cinque, un pezzo, prima che arrivi alla luce, passa attraverso molte modifiche e personalizzazioni. Per quanto riguarda i testi, ci ispiriamo a un po' di tutto direì, situazioni della vita reale, le emozioni che ci colpiscono di più. Per adesso soprattutto ci piace poter parlare un po' di quello che vogliamo, di quello che si sente, di quello che secondo noi ci rispecchia. Voi avete all'attivo anche un demo che è uscito nel 2005 e ora è pronto il vostro album: come è maturato il vostro cammino, quali sono le differenze che riscontrate? Matteo (Drums): Io non so quanta voce in capitolo possa avere perchè sono l'ultimo membro che si è aggiunto alla formazione dei Winter Haze come batterista nel 2005 poco dopo l'uscita del demo. Quello che posso dire è che forse grazie al fatto che sono l'ultimo entrato e avendo dovuto prendere i vecchi pezzi, farli miei, trovare una strada per poterli suonare e nel frattempo far progredire i pezzi nuovi, ciò che di diverso c'è stato è sicuramente molta coesione da parte di tutti e cinque nonostante si venga da cinque background completamente diversi: chi viene dall'hard rock, chi viene dal power. Io personalmente sono molto legato al prog metal e a molte altre fome di musica anche che travalicano il metal e il rock in generale. La cosa bella è che, nonostante queste sostanziali differenze, questa coesione che si è formata e che è prevalentemente di tipo personale e musicale ci ha permesso di lavorare con molta voglia di fare, con dei risultati che secondo me e anche come Stefano diceva prima più che buoni. Low (Bass): Sì, la cosa bella è che la nostra diversità in termini di gusti e di genere non vanno a creare delle dissonanze ma, anzi, siamo riusciti a far andare tutte queste nostre diversità in una direzione comune che in qualche modo ci rende abbastanza originali, speriamo. Quali sono le vostre aspettative? Cosa vi aspettate da questo vostro disco? Raffo (Guitar):Speriamo di trovare qualcuno che ci dia un po' di visibilità e libertà, di poter esprimere la nostra musica con i mezzi giusti, perchè è questo quello di cui ha bisogno una band. A parte l'etichetta, avere una buona distribuzione è molto importante. Puoi essere anche sotto una major ma se non vieni valorizzato dal punto di vista promozionale e di distribuzione sei letteralmente fregato. Ci stiamo impegnando nel nostro piccolo per fare le cose nel modo più professionale possibile, speriamo che questo possa far capire quanto teniamo alla nostra musica.. Matteo (Drums): Contando tra l'altro che, al di là del fatto che sta per uscire un disco fatto, finito, con un bel po' di belle canzoni, c'è un sacco di roba che bolle in pentola. La cosa impressionante è che al di là di tutto il lavoro che abbiamo dovuto fare per registrare il disco, per preparare anche la veste grafica, stiamo continuando a lavorare in maniera molto molto fervida e fertile su moltissimi altri pezzi, abbiamo in cantiere altri quattro o cinque pezzi che non saranno inclusi nel disco in uscita ma che entreranno a far parte della nostra scaletta, pezzi sempre più coinvolgenti a nostro parere, sempre più Winter Haze. Come vi sentite all'interno della scena metal italiana? Quale è la vostra posizione, i vostri rapporti con gli altri gruppi? Matteo (Drums): Per quanto riguarda la scena metal, symphonic italiana, abbiamo avuto modo di avere rapporti con altri gruppi, sicuramente rapporti buoni e che ci hanno fatto piacere, soprattutto on stage. Sostanzialmente è una scena sicuramente in evoluzione e che avrebbe bisogno di un po' di spinta e di spazio. Questa è una mia opinione personale, spesso in Italia si paga il dazio di doversi in qualche modo definire in qualche etichetta, di doversi far inquadrare in un filone particolare: se ci fosse modo, questo a carico sia delle band sia di chi produce e ascolta, appoggia e finanzia le band, sarebbe bene che si cercasse di sviluppare una certa libertà in modo tale che ogni band nel suo piccolo genere, nella sua individualità, abbia la possibilità di svilupparsi come crede. Il vostro tour comincia proprio da questa data di Milano, come gruppo di spalla agli After Forever: come lo affronterete, dove vi porterà? Raffo (Guitar): Speriamo che questa data sia solo l'inizio di una serie di date importanti. Il disco è in uscita e la cosa di cui abbiamo più bisogno in questo momento è farci vedere. Speriamo di essere notati e di non essere esclusi da quella ristretta cerchia di gruppi che suona in italia. Putroppo i live importanti in italia sono riservati a pochi. Una cosa interessante sarebbe chiedere alle agenzie il perchè. Ho sentito tante band interessanti in italia e neanche una riesce a fare concerti con band internazionali. Questa cosa deve far pensare. Tornando a noi, posso dirvi che le prossime date saranno il 16 Novembre al Rock Club di Gorizia e una data al Midian di Cremona il 7 dicembre, entrambe con i Tystnaden. Il vostro sound è molto simile a quello dei Nightwish, ma ci sono altri gruppi a cui vi ispirate e che ammirate? Giorgia (Vocals): Per quel che mi riguarda, i miei tre gruppi preferiti sono comunque Nightwish, Within Temptation e After Forever... Botta (Keyboards):Anch'io! Giorgia (Vocals): é logico che sono comunque tre generi diversi: i Nightwish sono più sinfonici, più power e le canzoni sono più veloci però ci sono comunque altri gruppi a cui ci ispiriamo. In molti ci dicono che assomigliamo ai Nightwish e questo a me fa sempre molto sorridere perchè penso di avere una voce totalmente diversa da quella che era la voce dei Nightwish prima, cioè da Tarja, a parte gli inserti lirici che sono secondo noi dei momenti che danno unacerta drammaticità ai pezzi e ci vogliono, però non ci piace essere inquadrati come cloni di qualcuno. Low (Bass): Quando ci siamo messi insieme come gruppo, i Nightwish erano un po' il riferimento comune. Poi abbiamo cominciato a mettere assieme le idee, a sviluppare uno stile un po' più personale; però effettivamente se la gente ci paragona ai Nightwish, intanto ci fa un complimento perchè loro sono veramente il top e poi diciamo che effettivamente c'è qualcosa di vero dietro a tutto questo. Adesso stiamo lavorando per suonare in una maniera diversa. Raffo (Guitar): personalmente non mi ispiro ai Nightwish, purtroppo per gli altri io sono quello più orientato sul power finlandese. Band come Sonata Arctica e Stratovarius sono la mia principale fonte di ispirazione. E' anche grazie a loro che è iniziata l'avventura con i Winter Haze. Va bene: questo è tutto, vi ringrazio. Potete salutare come volete... Giorgia (Vocals): Vi ringraziamo intanto per l'intervista, molto carini e molto gentili. Saluto tutti i lettori. Un ringraziamento anche alle persone che ci hanno dato l'occasione e l'opportunità di fare certi concerti come questo di spalla agli After Forever. Speriamo di vedervi presto ai nostri concerti.

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