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VISION DIVINE

Ciao Olaf! Parliamo subito del nuovo album e del concept su cui è costruito. Come è nata l'idea di questo "The Perfect Machine"? Ciao! L'idea di questo album, a livello di concept, e' nata praticamente a metà lavoro del precedente "Stream of Consciousness". In effetti ti dirò che c'e' stato un momento in cui sono stato addirittura indeciso riguardo quale delle due idee sviluppare per il precedente lavoro,e alla fine decisi di terminare "Stream of Consciousness", avendo comunque in testa che il seguente lavoro aveva già l'argomento ben pronto per essere sviluppato. Musicalmente parlando,invece, "The Perfect Machine" e' stato abbozzato gia'qualche mese successivo all'uscita di "Stream of Consciousness", ma ha subito diverse modifiche e aggiornamenti fino al giorno prima delle registrazioni. Ho notato una svolta verso un sound più aggressivo, decisamente più incline al concept, che ha dimostrato una vostra grande capacità d'adattamento del vostro modo di suonare e con ottimi risultati direi! Beh, questa piu' che una domanda e' un complimento, quindi posso solo ringraziarti! In effetti volevamo che questo album suonasse molto differente rispetto al precedente e sia a livello di testi che a livello di musica ed arrangiamenti abbiamo veramente dato il nostro massimo per riuscire a non realizzare una semplice copia di quanto gia' fatto l'anno prima. Ovviamente anche noi siamo molto soddisfatti del risultato finale. Leggendo i testi una domanda mi sorge spontanea, qual'è il tuo rapporto con Dio? Ah! Bella domanda e assolutamente difficile da liquidare con una risposta di comodo. Sinceramente il mio rapporto con Dio, e con il senso stesso della vita, non e' molto chiaro nemmeno a me stesso. Non ho timore di ammettere che sono credente, ma al tempo stesso vivo interiormente molte delle vicende che allegoricamente rifletto nei miei testi. Direi che sono una persona tormentata, senza dubbio, perche' molte delle domande che mi pongo, e che si pongono i personaggi delle mie storie, al momento sono ancora senza risposta. Allo stesso modo lo sono i miei concept, che in fondo si chiudono senza mai avere un finale completo, con tanto di soluzione… Sono sempre in cerca di qualcosa, anche se a volte faccio addirittura fatica a capire di cosa si tratta esattamente, ahah! In "Stream Of Consciousness" t'interrogavi sul segreto della vita, non credi che quest'argomento ritorni anche su "The Perfect Machine"? Mi riferisco in particolare alla parte in cui gli uomini si rendono conto dell'inutilità dell'immortalità. Esattamente, questo e' uno dei temi ricorrenti nei miei pensieri e di conseguenza anche nelle mie storie."Stream of Consciousness" e "The Perfect Machine" trattano questo argomento da due punti di vista completamente opposti (ed ecco perchè le due idee sono nate quasi contemporaneamente). In "Stream of Consciousness" il personaggio e' talmente ossessionato dal desiderio di scoprire cosa si cela realmente nell'aldilà da tentare il suicidio per vedere subito quello che ha sempre cercato affannosamente per tutta la sua vita. In "The Perfect Machine" invece, il genere umano trova la maniera di non dover piu' morire, in modo da "parcheggiare" definitivamente questo dilemma nel dimenticatoio. In"Stream of Consciousness" il protagonista finisce in manicomio per avere visto troppo durante il suo viaggio nell'aldilà che lo porta a vedere addirittura il senso completo di tutto l'universo attraverso gli occhi di Dio stesso mentre in "The Perfect Machine" succede che il mondo immortale non porta da nessuna parte, dato che l'immortalità azzera molte di quelle emozioni che oggi sono alla base della nostra esistenza e che ci danno il gusto della vita. In pratica, unendo i due concept si capisce che non do nessuna risposta e che in fondo nessuna delle due risulta essere la soluzione "finale". Nessuna delle due strade sembra portare alla verità assoluta... Parliamo di voi adesso e di un argomento che mi sta particolarmente a cuore, il session man Danil Morini ha fatto un ottimo lavoro ma Matteo Amoroso su "Stream Of Consciousness" mi aveva decisamente colpito. Cos'è successo con lui? Niente di particolare, in realta'. Semplicemente, i suoi impegni e la sua vita privata lo hanno progressivamente allontanato dalla band. Quando c'e' un cambio all'interno di una band spesso ci si immaginano lotte e litigi furibondi, ma nel nostro caso non e' cosi'. Una band non e' altro che una piccolissima miniatura di questo mondo e, come in tutte le cose di questo mondo, succede che in alcuni casi la strada di una persona porti altrove rispetto a quelle degli altri. Ovviamente ho sempre stimato Matteo sin dai tempi in cui suonava negli Athena e sono assolutamente felice di avere avuto la possibilità di realizzare qualcosa con lui. Il fatto che non suoni piu' nei Vision Divine non modifica affatto questa stima che ho nei suoi confronti. Non abbiamo avuto l'opportunità di scambiare due parole dopo l'uscita dello scorso album ma vorrei fare due passi indietro ad allora. Come hai scelto Michele Luppi per la nuova voce dei Vision Divine? Credo che Michele sia una delle più grande voci del panorama metal italiano, assieme a Roberto Tiranti. Per me è stata davvero una sorpresa. Beh, è stata una sorpresa per molti, forse perchè questi pensavano che il sostituto di Fabio sarebbe stato qualcuno di almeno "conosciuto" all'interno del nostro ambiente. Se ti ricordi bene, in fondo successe la stessa cosa quando con i Labyrinth presentammo proprio Roberto Tiranti, con l'aggravante che lui all'epoca suonava nei New Trolls e aveva pure partecipato al Festival di Sanremo. Credo che se uno ha una gran voce, o e' un grande musicista, non conti molto da dove viene o cosa ha fatto prima e le due persone che hai nominato ne sono la prova lampante! Tornando a Michele, ero in contatto con lui da qualche anno anche se non avevamo mai avuto l'occasione di lavorare assieme. Quando questa occasione si e' presentata ho pensato anche a lui e semplicemente gli ho fatto una telefonata, ci siamo piaciuti a vicenda e adesso siamo qui…semplice! A proposito di Roberto Tiranti, parliamo dei Labyrinth. Hai avuto modo di ascoltare il nuovo album "Freeman"? Cosa ne pensi? Purtroppo ho ascoltato solo un paio di brani, lo ammetto, e non saprei dirti molto rispetto a quello che ho gia' detto e ripetuto. Senza malizia ne' cattiveria dico solo che, così come il precedente lavoro, ormai si sono allontanati tantissimo dal genere che suonavamo quando eravamo insieme e credo sia naturale dire che a me piacevano di piu' i Labyrinth di una volta perchè e' così che li avevo creati e come li avrei voluti. Parliamo di te adesso, so che hai in programma un album solista! Tu sei cuore ed anima dei Vision Divine, cosa conterrà questo album? Ci puoi dare qualche notizia a riguardo? Di notizie non ne posso dare moltissime semplicemente perché è ancora un po' presto e di solito fino alla fine non so come sarà un album. Di sicuro non sarà nello stesso stile Vision Divine dato che lo si potrà accostare ad un thrash della mitica Bay Area modernizzato con parti molto tecniche e qualche tempo scomposto…insomma un bel casino! Dopotutto è il genere con cui ho iniziato a suonare la chitarra anche se, paradossalmente, non ho mai inciso nulla di questo tipo, quindi sono molto curioso di vedere cosa ne verrà fuori.... Non è strano uscire con un album solista ripensando che quando uscisti con "Vision Divine" fu proprio come un tuo album solista? Gia', in effetti e' vero… In ogni caso, questo lavoro non sarà assolutamente accostabile a quanto ho fatto fino ad oggi e per questo non credo che potrebbe diventare una mia nuova seconda band. Rimarrà un mio progetto solista che sicuramente farò dando il mio 100% come ho sempre fatto. Progetto o album solista non vuole dire "meno interessante" o un qualcosa di tirato via, al contrario e' una specie di valvola di sfogo che mi da modo di esprimere una mia parte che fino ad oggi non e' mai venuta fuori a livello discografico. Una domanda che ti avranno fatto in almeno duemila o giù di lì, perchè proprio "Olaf Thorsen"? Ha un significato particolare? Ahah! Ancora? Ok, brevemente: gli amici mi hanno sempre chiamato Olaf ancora prima che iniziassi a suonare, per la mia stazza, i capelli lunghi e gli occhi chiari. Olaf per quel cartone orrendo "Olaf il Vichingo" (Chi se lo ricorda? Non ha niente a che vedere con me, ma lo cito per dovere di cronaca), quando iniziai ad andare in palestra e a farmi crescere la barba, mi chiamarono il figlio di Thor ( Thor quello dei fumetti Marvel) che in scandinavo si dice appunto Thorsen… Ecco svelato il mistero! Olaf il figlio di Thor…Ahem…beh, uno non si sceglie i soprannomi ma gli vengono affibbiati dagli amici! Questo è tutto Olaf! Grazie per il tempo che ci hai dedicato! Ti lascio uno spazio per fare un saluto ai lettori di Hardsounds.it! Grazie a tutti per il magnifico supporto che stiamo ricevendo e per i consensi riguardo "The Perfect Machine". Invito tutti a non mancare ai nostri prossimi concerti e, se volete, venite a trovarci sul nostro sito www.visiondivine.com Stay Divine!

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