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INSIDE PROCESS

Dopo la recensione del demo omonimo apparsa in homepage qualche settimana fa, abbiamo avuto la possibilità di scambiare due parole con gli Inside Process, astro nascente del panorama metalcore tricolore… ecco come è andata l’intervista con Angelo e Andrea, rispettivamente chitarrista e bassista della band: Ciao! Come prima cosa vi faccio i complimenti per il demo… tre tracce davvero ben realizzate… Grazie mille per il complimento e soprattutto grazie dell’intervista che ci proponete. Che responsi state ottenendo in giro per questa vostra prima release? Questo nostro primo promo sta andando, per nostra fortuna, molto bene da quello che leggiamo dalle recensioni fatte uscire su vari magazine e webzine; questo anche grazie all’aiuto della Kick Agency di Roma, che ci sta dando una grande mano a far girare il nostro prodotto. Il miglior complimento e la peggiore critica ricevuti fino ad ora… Il miglior complimento ci è stato fatto da Babylononbus.org, definendoci una band che entrerà a far parte della storia del rock, mentre il peggiore è stato fatto da Rock.it paragonandoci ai Finley… (i Finley? Quelli della pubblicità della festa nel frigorifero? Ma no dai!, n.d.E.) Volete presentarvi e raccontarci un po’ come è nato il gruppo? Noi siamo gli Inside Process, band metalcore viterbese all’attivo da circa un anno… In verità la band si è formata tre anni fa, ma per i primi due anni il gruppo è stato trascurato a causa di progetti paralleli che ci hanno portato via tutto il tempo. Che significato nasconde il nome scelto per la band? Per noi il nome Inside Process nasce dall’unione di cinque personalità differenti che si incontrano una con l’altra per dare vita ad uno sviluppo interiore, creando un insieme di opinioni, sentimenti ed emozioni che si intrecciano portando all’origine del processo interiore. Quali sono i vostri background musicali? I gruppi che ci hanno influenzato sono i pilastri della scena metalcore moderna: su tutti Killswitch Engage, As I Lay Dying e Caliban, ma ognuno di noi ascolta un po’ quello che gli pare, spaziando dal metal, all’hardcore al rock in generale e così via. Secondo voi quali sono i vostri punti di forza? Ciò che vi distingue dagli altri gruppi che trattano bene o male lo stesso genere? Noi crediamo che il nostro punto di forza sia una stesura dei pezzi in cui raggiungiamo una certa dinamicità sperando che risulti gradita ad un più vasto pubblico. Pensiamo che ciò che proponiamo sia un metalcore che non abbia nulla in più e nulla in meno di altre band del genere, cerchiamo semplicemente di essere il più “noi stessi” possibile esprimendo i nostri pensieri musicalmente. Chi di voi si occupa dei testi? La stesura è elaborata quasi totalmente da Alessandro, il nostro vocalist. Questo perché ci piace la sua tecnica di composizione dei testi: quando ci porta un suo scritto finale e ce lo fa leggere il più delle volte non c’è bisogno di ritoccarlo. E che tematiche affrontate nei vostri brani? Sicuramente la vita e le esperienze di tutti i giorni e di tutti noi. I nostri testi seguono un filo introspettivo sperando che l’ascoltatore si rispecchi nelle parole. Leggo dalla vostra bio che, nonostante la giovane età del progetto Inside Process, siete stati impegnati in un vero e proprio tour in estremo oriente… potete parlarci di questa esperienza? Il pubblico è stato veramente caldo ed accogliente nei nostri confronti, e nonostante nei primi giorni ci sentissimo spaesati e lontani da casa, le persone che ci stavano accanto ci hanno fatto sentire subito a nostro agio. Speriamo di tornare presto in quei posti magnifici visto che durante il nostro soggiorno l’idea del rientro a casa si faceva sempre più lontana... Concerti in Italia invece? A maggio abbiamo suonato il 23 al Vudstock fest al Traffic Club di Roma, mentre il 31, sempre a Roma, ci siamo esibiti al Jailbreak insieme ai Kernel Zero, ai Kiju e ai Nosebleed Connection. Un gruppo per cui paghereste di tasca vostra pur di fargli da opening act? Non ce n’è uno in particolare, ma sicuramente uno dei nostri gruppi ispiratori che abbiamo già citato. Quando potremo ascoltare vostri nuovi pezzi? State già pensando ad una nuova pubblicazione? Sì, stiamo lavorando ai nuovi pezzi per una prossima uscita. Intanto potete gustarvi la preview di “Sunset of my hope” (brano che sarà presente sulla futura uscita) su www.myspace.com/insideprocess. Buon ascolto! Quanto conta per voi gruppi esordienti la possibilità di diffondere la propria musica attraverso internet? Controindicazioni a riguardo invece? Non ci sono controindicazioni al riguardo, nel senso che internet sfruttato al meglio può essere utile a tutti come mezzo di promozione per la propria musica. Ok, grazie, direi che può bastare… Chiudete pure l’intervista come volete… Salutiamo tutti i lettori di questa webzine e ringraziamo voi di Hardsounds.it. Grazie a Kick Agency, Friday e Mosh Clothing e Hell’s Kitchen booking per il supporto dato.

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