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DYNABYTE

Non gli bastavano i Necrodeath, non gli bastavano i Cadaveria, non gli bastavano neppure i Raza De Odio: l'irrefrenabile energia di John aveva bisogno di sfogarsi attraverso l'assalto elettronico di una nuova terribile creatura, i Dynabyte. Sentiamo cosa ha da dirci a tal proposito l'iperattivo bassista... Ciao John! Innanzitutto come stai? Bene grazie! Tra un gruppo e l’altro ci si sente spesso con voi di Hardsounds ;) Da dove nasce l'idea dei DyNAbyte e della musica che li caratterizza? Nel 1998, prima di entrare nei Necrodeath e molto prima di avere il piacere di conoscere Cadaveria, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’ascolto di “Remanufacture” dei Fear Factory, che non piacque quasi a nessuno, e mi venne l’idea di fare qualcosa di simile. Poco dopo proposi la cosa a LJ Dusk, che aveva già suonato in passato con me, e cominciammo a lavorarci, senza sapere esattamente dove saremo arrivati. All’inizio avevamo un altro cantante che ci siamo persi per strada, proprio mentre cominciavo a lavorare con Cadaveria, che accolse con grande gioia la mia proposta di entrare nei DyNAbyte. La musica che facciamo nasce dalla fusione anomala dei nostri tre gusti, che sono molto diversi tra loro. Non c'è un batterista tra le fila della band, ma mi pare che il lavoro 'elettronico' teso a sostituirlo sia alquanto articolato e complesso. Parlaci di questo aspetto della tua band e della vostra passione per l'elettronica. Sin dall’inizio non volevamo un batterista e nemmeno un tastierista o un dj. Siamo cocciuti e abbiamo sempre voluto essere in tre! È la nostra sfida da vincere ad ogni costo! La voce di Cadaveria è alquanto varia e duttile, esprimendosi all'interno di uno stesso disco in svariate forme. Cosa puoi dirci della sua prestazione e più in generale della sua personalità artistica? Cadaveria è una musicista eccezionale ed ha delle doti invidiabili. Credo che in “Extreme Mental Piercing” abbia cantato meglio che in ogni altro suo disco. Come nasce una canzone dei DyNAbyte? Di solito LJ Dusk prepara qualcosa a casa e successivamente me la propone e ci lavoriamo su. Dopodichè entra in scena Cadaveria che stravolge tutto! Come vi siete destreggiati tu e Lj Dusk tra il vostro strumento canonico e le parti di programming? A parte qualche problema iniziale direi che adesso ce la caviamo dignitosamente. Tutto il disco è stato programmato, registrato, mixato e masterizzato da noi due sul mio PC! A quale pubblico si rivolge la proposta dei DyNAbyte? Mi pare che riesca a sposare bene sia l'ambito metal estremo che quello electro-industrial! Credo che la maggior parte dei metallari farebbe molta fatica a digerirlo, anche se è talmente contorto e vario che potrebbe piacere a chiunque, anche al di fuori della musica rock in senso ampio. C’è un filo conduttore che lega i brani di “Extreme Mental Piercing” o sono tutti episodi autonomi? Nascono come episodi autonomi, ma quando li abbiamo ascoltati tutti insieme e abbiamo letto tutti i testi ci siamo resi conto che è un viaggio attraverso le nostre tre personalità. È una specie di concept nato in maniera del tutto casuale… Come è stato giudicato in linea di massima il vostro lavoro? Finora ho visto soprattutto recensioni positive (meno male!). Qualcuno ci ha eletto come rivelazione del millennio, altri ci hanno detto “bravi”, qualcuno dice “si può fare di più” e pochi (per fortuna) ci hanno detto di smettere! Hahaha!!! Tu sei anche un validissimo produttore, come riesci a conciliare il lavoro di produttore e quello di musicista di 4 affermate band tra loro, sostanzialmente differenti? Intanto grazie per il complimento, anche se credo di avere ancora molto da imparare. Produrre un disco è una cosa che mi piace, per cui lo faccio volentieri e quando una cosa la fai con entusiasmo trovi sempre il tempo! Attraverso Necrodeath, Cadeveria, Raza De Odio e DyNAbyte stai esplorando il mondo musicale sotto diversi punti di vista, ma c’è qualche ulteriore aspetto che ti piacerebbe approfondire in futuro? Vorrei andare un po’ fuori dal mondo del rock, ma ogni volta che ci provo (per divertimento, con gli amici al bar) mi rompo il cazzo e torno nel mio mondo, quello a cui appartengo! Il rock’n’roll!!! Chi di voi ha scelto di coverizzare “Immigrant Song” dei Led Zeppelin? E come vi siete trovati a “profanare” un territorio sacro della musica? Cercavamo una cover che potesse metterci un pochino in vetrina, e quando LJ Dusk mi ha detto che stava preparando “Immigrant song” non ci volevo credere, i Led Zeppelin sono una delle mie band preferite di sempre!!! E per quanto riguarda il profanare… è la mia specialità! Avete pianificato qualche data live per promuovere il disco? Nonostante lo scarso impegno della casa discografica nel promuovere il disco stiamo facendo di tutto per incastrare gli impegni di tutte le band e organizzare qualche concerto. La difficoltà maggiore che incontriamo sta nella diffidenza di chi non osa provare ad ascoltarci… Ok, ti ringrazio per la disponibilità! Chiudi pure l’intervista come vuoi… Grazie a te per il tempo e lo spazio che ci dedichi. Invito tutti i tuoi lettori a visitarci su www.dynabyte.it per rimanere informati su tutte le novità che ci vedono coinvolti, ascoltare la nostra musica e comprare il nostro disco! Beware, it’s time for DyNAbyte!!!

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