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DIMMU BORGIR

Dopo alcuni inconvenienti tecnici che ne hanno ritardato la pubblicazione, anche Hardsounds mette a disposizione dei propri lettori il resoconto delle conferenza stampa che i Dimmu Borgir hanno tenuto qualche mese fa in quel di Milano in vista della pubblicazione del loro nuovissimo album "Death Cult Armageddon" e della distruttiva "calata" italica di ottobre 2003. Foto e testi (ad esclusione del logo del gruppo) sono di assoluta proprietà di Hardsounds che, per mezzo di chi scrive, ha raccolto le parole e le immagini di Shagrath e Silenoz, concedendole, in alcuni casi, ad altri portali metal per la pubblicazione tra le proprie pagine. Quale è il significato del titolo del nuovo album? La maggior parte dei titoli dei vostri precedenti lavori (esclusi i primi due) sono composti da tre parole. Spegatemi il perché di questa particolare scelta. Silenoz: Si tratta di una scelta di tipo personale che trova una spiegazione in un significato di tipo simbolico. In quest'ultimo album, poi, siamo stati fortemente influenzati dagli eventi bellici che in questi ultimi anni affliggono il mondo. Il nuovo titolo esprime alla perfezione l'idea alla base di questo discorso ed il simbolismo di quelle tre parole trova un'ampia trattazione nei testi e nella musica che compongono il disco. Shagrath: Vorrei aggiungere solo che anche il nostro primo disco aveva un titolo composto di tre parole! Le nuove canzoni mi sembrano infarcite di numerose variazioni di atmosfera e, sicuramente, risultano più complesse ed articolate. Credo che il nuovo disco sia anche il più estremo della vostra produzione…insomma, un lavoro che necessita di molti ascolti prima di poter essere assimilato ed apprezzato. Silenoz: Sono d'accordo con te, ma io lo definirei anche più grezzo.. Shagrath: Per me, invece, si tratta di un lavoro non troppo sofisticato ma con molto "groove". Sicuramente la parte strumentale e l'utilizzo che se ne fa, risulta un elemento fondamentale per poter inquadrare il lavoro. In ogni caso, sono anche io convinto che non basta un solo ascolto per poter comprendere appieno l'album. Credete che quello che accade oggi nel mondo sia l'inizio dell'Armageddon? Silenoz: Per noi è così. Siamo tutti responsabili della nostra autodistruzione. Avete strutturato l'album come un concept? Di cosa parlano le liriche? Silenoz: Direi che non c'è alcun concept alla base del disco. Per quanto concerne i testi, non c'è una particolare differenza rispetto al passato. I temi trattati sono, sostanzialmente, sempre gli stessi. Shagrath: Trattiamo le tematiche tanto care agli stilemi del black metal: parliamo di guerra, di religione, dell'uomo in genere e così via. Mi pare che il nuovo album sia più vario rispetto ai precedenti; in particolare potreste dirmi qualcosa in merito a "Blood Hunger Doctrine". Silenoz: Come nostra abitudine, volevamo inserire una canzone che si differenziasse dalle altre del disco…un po' come "Puritania" in "Puritanical Euphoric Misantropia". Shagrath: E' vero che l'album è più vario e con quel pezzo evitiamo di far arrivare la noia all'ascoltatore, evitando di fargli ascoltare in sequenza canzoni uguali tra loro. Descrivete il nuovo artwork. Cosa significa l'immagine raffigurata nella cover? Silenoz: Si tratta semplicemente di un'immagine essenziale senza alcun significato particolare. Ci tenevamo a catturare l'attenzione dell'ascoltatore con pochi colori che gli dessero una sensazione di freddezza ed oscurità. Rispetto ai precedenti lavori, l'uso dell'orchestra è più accurato e fa la sua comparsa anche una sezione di fiati oltre ai classici archi. Da cosa deriva questa vostra scelta? Shagrath: Rispetto ai lavori precedenti potevamo disporre di un budget più alto, così che abbiamo potuto curare meglio gli arrangiamenti. E' chiaro che la sezione orchestrale è stata arrangiata da un vero direttore d'orchestra, ma il tutto ha richiesto solo un paio di giorni circa. Passare maggiore tempo in studio ha, quindi, giovato al risultato finale. Quanto è importante, per voi, il legame con la vostra terra? E' un canone comune nel black metal trarre ispirazione musicale dal proprio patrimonio culturale. Shagrath: Non so se il nesso, tra musica e patrimonio culturale, di cui parli, esista. Per noi non fa alcuna differenza il luogo in cui componiamo. E' da "Enthrone Darkness Triumphant", vostro terzo album che non scrivete più in lingua norvegese, mentre ci sono band che ancora continuano a farlo. Quale è la vostra opinione a riguardo? Silenoz: Ci sono vari modi di lavorare. Posso dirti che comporre usando la propria lingua madre, non sempre risulta essere la scelta più idonea. Shagrath: Nel nostro caso, agli inizi, non credevamo di avere un riscontro di vendite così alto… Silenoz: …ma quando ci siamo resi conto di avere un certo seguito, allora abbiamo deciso di abbandonare la madrelingua per avere ancora più…"consensi"! Shagrath: Proprio così! Galder è il leader della band Old Man's Child ma anche il chitarrista dei Dimmu Borgir. Ci sono delle influenze di quella band nel vostro nuovo disco? Shagrath: A dire il vero, direi di no. Galder è molto bravo perchè riesce a scrivere, per i Dimmu Borgir, della musica che suona in modo differente dai suoi Old Man's Child.. Silenoz: E' un bene che sappia fare ciò. Considera che i Dimmu Borgir spesso vengono paragonati agli Old Man's Child, per via dello stesso substrato culturale in cui le due band si muovono. Comunque, Galder, ha scritto molta musica per quest'ultimo album. Siete proprio certi che non vi sia alcun vago richiamo al sound degli Old Man's Child? Silenoz: In effetti il suo apporto in fase di scrittura della musica è stato cospicuo, sicuramente maggiore che in "Puritanical Euphoric Misantropia". Pensandoci bene, forse qualche richiamo agli Old Man's Child è riscontrabile nel suono di alcuni riff. Nelle sezioni sinfoniche della vostra musica, vi ispirate a dei compositori classici in particolare? Silenoz: Dovresti chiederlo al tastierista! In ogni caso, non così sovente, ma noi tutti ascoltiamo quel genere di musica ed in particolare Wagner e Beethoven. Capita più di frequente, invece, di ascoltare musiche da colonna sonora di film. Shagrath: A dire il vero non so cosa ti direbbe il tastierista. Non so dirti quali siano le sue reali fonti di ispirazione, considerando che non ascolta molte cose (e questo non è affatto un male). Posso dirti per certo, però, che non si ispira ad altri gruppi musicali. Parlate del video di "Progenies Of The Great Apocalipse". Shagrath: Abbiamo passato una settimana circa nei pressi di Goteborg dove, a pochi passi dallo studio di registrazione, c'era il set del video. La versione finale (nel momento della conferenza il video era ancora in lavorazione - nda) godrà di un'altissima qualità e presenterà una grossa quantità di effetti speciali. Come ambientazione, abbiamo cercato di ricreare le stesse sensazioni evocate dall'artwork del disco. In passato, molti artisti dediti a sonorità black metal si sono dedicati a progetti paralleli totalmente differenti dal black. Questo vuol dire che questa musica si è ormai esaurita o ci sono ancora delle cose inespresse che possono riservare delle future sorprese? Silenoz: Non si tratta di un fenomeno tipico del black metal. Direi che in qualsiasi ambiente musicale, se un artista ha qualcosa da dire e questo qualcosa non riesce a trovare sfogo nella band principale, lo stesso artista è portato a trovare i suoi spazi in dei side project. Shagrath: Magari capita che si intraprenda un percorso tutti insieme e poi, lungo la strada qualcuno senta il bisogno di sviluppare in modo personale talune idee. I side project di artisti vicini alle sonorità black metal, a differenza di quelli dei loro colleghi che con queste sonorità hanno poco o nulla a che spartire (e che alla fine scadono spesso nel metal classico), risultano essere pregni di idee nuove e raffinate. Credete anche voi che un artista black metal possieda una creatività che artisti di altri generi non hanno? Silenoz: Sì, la penso anche io così! Raccontate dell'esperienza di avere Abbath degli Immortal ospite sul vostro nuovo disco? Cosa ne pensate dello split degli Immortal? Shagrath: Siamo sempre stati dei grandi fan degli Immortal, poi ne siamo diventati amici… Silenoz: …così si giustifica l'apparizione di Abbath in qualità di ospite sul disco. Shagrath: Dello scioglimento della band non so cosa dirti, visto che con non se ne è parlato affatto! Silenoz: Se hanno deciso così, ci saranno state delle valide ragioni! Shagrath: Un vero black metal di stampo norvegese di ottima fattura…un vero peccato! …Una vera tragedia!… Shagrath: Sì! Era una grande band… erano ai massimi livelli! Da dove deriva la vostra scelta di inserire, sul vostro nuovo disco, una cover dei Bathory? Che opinione avete di quella band ed in generale di tutte le band che suonano un metal vecchio stampo? Shagrath: Noi ascoltiamo principalmente metal anni '80 ed in particolare il black di band quali Venom o Sodom. Silenoz: Non ci piace, invece, ascoltare molto del black moderno, al quale preferiamo gruppi vecchio stampo. Shagrath: Abbiamo coverizzato molti brani di band heavy metal e da sempre volevamo tributare anche i Bathory, così appena si è presentata l'occasione, lo abbiamo fatto! Silenoz: Loro sono la band black metal che più di ogni altra è stata fonte di ispirazione nella storia della musica! Noi abbiamo deciso di scegliere una delle loro canzoni per omaggiarli e dedicare loro una specie di tributo. Parlando di black metal, voi quanto vi sentite tali? Shagrath: Noi "siamo" una black metal band, o per lo meno, lo siamo ancora benché riusciamo a vendere molti più dischi di quanto non facciano altri colleghi… noi, comunque, rimaniamo sempre fedeli alle nostre origini. Quello che ci differenzia dagli altri è che noi abbiamo scelto la nostra direzione e senza badare a quello che ci viene detto, andiamo avanti lungo di essa! Silenoz: Il nostro è un lavoro duro, ma grazie ad esso, si sa sempre cosa si andrà ad ascoltare in un nostro disco. Tipico approccio black metal, quindi! Silenoz: Esatto! Ed è molto più vero di molte band underground, le quali si affidano a strumenti come internet per raggiungere milioni di persone! Non so come interpretare questo loro comportamento! Shagrath: Le band underground ci additano come commerciali, ma sono proprio queste band che dopo un breve periodo non esistono più, mentre le band che, come noi, da tanto tempo restano fedeli alla propria linea, rimangono in circolazione e le si può ascoltare a tutt'oggi. In cosa è cambiato il vostro sound a fronte del cambio di produttore? C'è stata un'evoluzione? Che differenza notate tra Peter Tagtgren e Frederik Nordstrom, vostro nuovo produttore? Shagrath: Sostanzialmente sono molto diversi tra loro ed hanno due modi di lavorare differenti. Con Frederik abbiamo usato delle attrezzature più moderne con le quali abbiamo ottenuto sonorità molto dure che ben si sposano, però, con le orchestrazioni. Silenoz: Frederik è una persona molto esigente; ci faceva provare ad oltranza ed anche quando noi eravamo soddisfatti, lui ci faceva effettuare ancora delle nuove prove! Cosa ci sarà nel DVD che andrà a comporre l'edizione limitata del disco? Shagrath: Di preciso non si sa ancora! Silenoz: Di certo ci saranno delle versioni differenti di brani del disco, oltre ad alcuni filmati. Shagrath: Consisterà in un digipack contenente delle bonus track. Che rapporto avete con internet? Il vostro sito web mi sembra molto curato! Shagrath: Pensa a tutto il nostro webmaster! Cosa ne pensate degli mp3 e del download gratuito? Shagrath: Non mi piace niente di tutto ciò! Penso che siano cose pericolose per le band, per le etichette e per il music business in generale. Silenoz: Immagina coloro che non guadagnano nulla dalla vendita dei dischi! Per loro ci sarebbe sicuramente un budget minore per produrre il proprio disco successivo. Questo vuol dire meno qualità, una produzione inferiore rispetto al passato: si innescherebbe un circolo vizioso di cui ne farebbero le spese tutti. Oltre a questo, c'è sempre il fascino di un disco originale in cui poter leggere i testi, guardare le foto ed ascoltare un sound più di qualità. Che dite, quindi, delle band che acconsentono al download dei loro lavori? Silenoz: La cosa non è sotto il nostro controllo. Shagrath: L'idea può andar bene per quelle band che hanno bisogno di pubblicizzare il proprio nome e la propria musica…va bene per band emergenti: in questo modo riuscirebbero a farsi conoscere. Prima avete parlato di budget; ma è così importante, ai fini della registrazione di un disco, avere a disposizione un budget alto? Shagrat: Ai fini della qualità dei suoni, direi di si! Ma molti dei dischi poi entrati nella storia, non hanno avuto a disposizione un budget cospicuo per la loro realizzazione. Shagrath: Si, tu hai perfettamente ragione, magari è il caso dei Darkthrone che in studio ci passano non più di due giorni. Posso assicurarti, però, che per avere un suono decente è necessario effettuare un buon mixaggio, oltre a passare molto tempo in studio: tutto questo richiede il dispendio di molto denaro! Silenoz: Senza dubbio il tempo è la cosa più importante nella fase di mixaggio di un disco! Vi è mai venuto in mente di effettuare un tour con l'orchestra? Shagrath: Sarebbe una cosa molto interessante, ma credo anche che sarebbe molto dispendioso! Silenoz: Inoltre non abbiamo poi così tanto tempo per provare quel tipo di suoni dal vivo. Shagrath: In ogni caso, una valida proposta!

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