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JAR OF BONES

Dopo l'uscita del loro primo album 'A Red Stain' i friulani ci rilasciano questa bella intervista. Portavoce del gruppo è il cantante Nicola Sartor Ciao ragazzi!! Partiamo subito con una domandina facile facile, tanto per sciogliere il ghiaccio….voi siete la mia prima intervista, quanto vi emoziona questo da 1 a 10? Diciamo....15!!! Ok, scusate non avrei dovuto mettervi in condizione d’essere costretti a mentire. Cominciamo con la parte seria dell’intervista; come va la promozione del vostro primo album? Tutto all’altezza delle aspettative? La promozione va molto bene anche se, a essere sinceri, il miglior modo per promuovere la propria musica e' dare la possibilta', a chi ti viene ad ascoltare dal vivo, di comprare il tuo cd! Per quanto riguarda le aspettative...beh, prima dell'uscita di A Red Stain, non ne avevamo! Come sono nati i Jar Of Bones? I Jar Of Bones sono nati nel 2004 per volere di Cristian e Mikele. Sin dall'inizio la parola d'ordine era: fare solo musica nostra, no cover! Dopo varie line up, nel 2007 la formazione divento' definitiva con me alla voce, Cris alla chitarra solo, Kuzz alla chitarra ritmica, Bombo al basso e Miky alla batteria. Tonnellate di canzoni sono state scritte, scremate e vissute, ma soprattutto,scritte solo da noi. Che mi dite delle vostre canzoni? Come nascono? Componete tutti assieme? Le nostre canzoni nascono ovunque: al bar, in spiaggia, in macchina. Insomma,quando e il momento giusto! Essendo gente qualunque, l'unico modo che abbiamo per far ascoltare i nostri pensieri e' la musica, quindi raccogliamo tutto quello che abbiamo da dire, ci rinchiudiamo in sala prove e produciamo tutti assieme! C'e' ogni singolo Jar in ogni brano! Soffermiamoci sui pezzi ed in particolare sulle tematiche, spesso a connotazione politica/sociale; quanto conta questo aspetto per voi e perché avete deciso di seguire questa linea? Come ti abbiamo detto in precedenza, usiamo la musica per comunicare. Il sociale e la politica sono due cose che vanno a braccetto, anche se sembra che uno sia l'opposto dell'altro. Vediamo che il mondo attorno a noi non va come avremmo voluto quando eravamo più' piccoli e vorremmo che i nostri testi fossero la voce di tutti quelli che la pensano come noi ma non hanno il coraggio di parlare! Che rapporto avete coi fans? Ve lo chiedo perché ho visto che sia su Myspace che su Facebook avete un buon seguito. !!Sul nostro primo EP Brain In A Jar abbiamo scritto una frase: fans make stars! I fan sono il sesto componente del gruppo e speriamo di farli sentire tali ad ogni nostro live. Crediamo di aver un buon seguito perche' siamo certi di essere sempre noi stessi, e anche perche' capita spesso che regaliamo del merchandise! Non ho ancora avuto il piacere di vedervi dal vivo, che devo aspettarmi? Che emozioni cercate di trasmettere al vostro pubblico quando siete on stage? Facciamo di tutto per coinvolgere la gent; il pubblico e' parte integrante del nostro concerto! Una cosa e' certa: non aspettarti di venire ad un nostro concerto e metterti seduta! A proposito, solo una curiosità, questo nome: Jar Of Bones…piuttosto macabro per il vostro genere musicale, c’è dietro per caso qualche strana storia scabrosa di cui volete parlarci? In realta' non c'e' niente dietro al nostro nome. Siamo ragazzi senza troppi misteri e di conseguenza non c'e' mistero dietro al nome della band. Ci piaceva e basta!!! Ok ed ora un momento marzulliano: presentatemi il vostro album “A Red Stain” e datemi 3 buoni motivi per andare a comprarlo immediatamente!! A Red Stain e' il frutto di una capillare collaborazione fra i Jars e il nostro sound engineer Riccardo Asquini del Saojo Studio dove e' stato realizzato l'album. In un repertorio di più' di 20 canzoni, abbiamo scelto quelle che più' ci rappresentavano! 3 buoni motivi per comprarlo? Ve ne diamo 4 per non comprarlo! Se siete di quelli che guardano X factor...non compratelo Se siete di quelli che ai concerti state con le braccia conserte,non compratelo Se siete di quelli che non fanno niente per cambiare le cose,non compratelo Se siete di quelli che fanno musica solo per denaro,non compratelo! Siete ancora ad inizio carriera lo so ma è credo questa sia una domanda di rito quasi: progetti per il futuro? Dove vi vedete tra 5 anni? L'unico nostro progetto e' di suonare, suonare e suonare. Fra cinque anni... Beh, A Red Stain avra' cinque anni!!!! Ok l’intervista è finita, vi ringrazio molto e vi chiedo solo un saluto a tutti i lettori di Hardsounds che vi stanno leggendo in questo momento. Un saluto a tutti i lettori di Hardsounds. E chi non legge Hardsounds...ha comprato il CD di Marco Carta!!!

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