THE CHRIS ROLLING SQUAD: Spitfire
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06/06/2019Qualcuno sostiene da anni che il rock sia morto. Altri replicano che il rock non morirà mai. Il rock ha semplicemente bisogno di rinnovare di tanto in tanto i suoi interpreti. Ne sanno qualcosa i cugini d’oltralpe della Chris Rolling Squad, un trio tutto pepe e rock’n’roll che non va troppo per il sottile, innestando il turbo prima di partire a razzo. ‘Spitfire’ è un’enorme bocca di fuoco, di puro sanguigno fottuto incasinato rock’n’roll, suonato con rabbia, e soprattutto quell’attitudine perfetta se si vuole essere credibili e nelle condizioni, invidiabili, di rifilare tanti calci in culo. Il riffing sporco di Rolling (voce e chitarra), chiaramente devoto di quello psicopatico di Wayne Kramer (leader degli incendiari MC5), attinge dallo psychobilly, dal seventies hard rock e dallo street punk, un perfetto melange sonoro di cui anche lo zio Lemmy (rip) andrebbe fiero. ‘Spitfire’ non vuole scalfire l’onnipotenza abrasiva di ‘Payin’ The Dues’ (The Hellacopters), ma vi posso garantire che non lesina energia nemmeno per un istante: se "Back On The Horse Again" è come salire in groppa ad un stallone, "Nothing We Can Do About It" equivale ad un calcio negli stinchi da parte di un mulo annoiato. La Chris Rolling Squad esordisce con un dischetto che non passerà inosservato, e chissà se magari possa aprirsi una nuova stagione per il rock’n’roll dopo i fasti dello scan rock.
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