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SPIRAL 69: Alone

data

22/05/2014
70


Genere: Dark New Wave
Etichetta: Rehab Records | Irma Records
Distro: Believe
Anno: 2014

Ad un anno esatto da 'Ghosts in my Eyes', gli Spiral69 ritornano con un nuovo mini album intitolato 'Alone'. Sei ballate oscure, d’amore e odio, che raccontano la nascita, l’evoluzione e la fine di una storia d’amore attraverso sei piccole confessioni musicali, sei climax sonori diversi, sei personaggi passionali, fragili, violenti, cinici, folli e illusi. Un percorso sonoro che parte dal classico suono new wave/romantic/dark tipico degli Spiral69, per arrivare ad un approccio synthpop mai sperimentato dalla band. 'Alone' è stato interamente prodotto, registrato e mixato da Riccardo Sabetti ai "Big Room Studios" (Roma), e masterizzato da Frank Arkwright, ingegnere del suono per The Smiths, Joy Division, Coldplay, Oasis, Primal Scream ai celebri Abbey Road Studios, ed il sound che ne vien fuori è strepitoso. Le interconnessioni e gli scambi dei membri tra le formazioni capitoline dell'area dark/wave sembra essere diventato il pane quotidiano (ricordiamo che Andrea Freda - batterista - milita anche negli Spiritual Front); ciò inevitabilmente comporta l'influenzarsi a vicenda. Infatti nella quarta prova di Riccardo Sabetti e dei suoi Spiral69, nonostante qualche deriva verso il suono di matrice Interpol - vedi "When The Angels Leave" - non mancano gli archi e i fiati degli Spiritual Front in "Cruel" e "Rose", e le chitarre noise dei Der Noir (altra formazione synth pop/dark/wave capitolina, a loro volta ispirati dai Tuxedomoon). Tra mestiere, capacità, soluzioni ormai consolidate (il cantato sofferto), riciclaggio di idee utilizzate per passate produzioni - "Naked" - classe ed ispirazione, synth pop di derivazione Nine Inch Nails, un suono più organico che in passato, ed un occhio puntato al dancefloor con "We'll Find Each Other In The Dark" (un po' troppo ruffiano e scontato il ritornello), si materializza 'Alone' che non mancherà di soddisfare chi già conosce e apprezza la band. Bellissima "Cruel", che analizza cinicamente tutte le conseguenze (positive e negative) che l'amore comporta su ognuno di noi: Love makes you die, Love makes you break, make you feel hate, Love makes you fail, Love makes you wrong, Love makes you cry, makes you feel die, Love makes you fool, Love makes you cruel, Love makes you disappear and drown you into the fear.

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