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SEPTIC FLESH: A Fallen Temple

data

27/06/2014
59


Genere: Gothic Doom Metal
Etichetta: Season Of Mist
Distro:
Anno: 2014

Ristampa, ad opera della Season Of Mist, del quarto lavoro degli ellenici, originariamente pubblicato nel 1998 via Holy Records; per l'occasione sono stati aggiunti, per rendere più corposo il package, gli EP "Temple Of The Lost Race" (disco d'esordio tipicamente Death Metal) e "The Eldest Cosmonaut" (Gothic Metal). Il dischetto in questione mostra una delle opere precedenti alla svolta Symphonic Black/Death Metal che ebbe luogo da "Revolution DNA" in avanti, nella quale già si intravedevano (anche se un pò confusionariamente) le peculiarità della band greca atta a sperimentare (in questa sede in maniera troppo accentuata a causa di sofismi ridondanti e pantomime operistiche simili agli intermezzi di The Wall dei Pink Floyd o alle alle sperimentazioni dei Legendary Pink Dots). Un sound che mostra la quasi ossequiosa devozione verso i Paradise Lost medio periodo e altre tracce che rendono omaggio al death virulento e rozzo di 'Gotic', parliamo di "The Crypt" e "Setting Of The Two Suns" fino a lambire i Deicide "Temple Of The Lost Race"; proprio i greci che hanno fatto del sound magniloquente, tecnologicamente avanzato, barocco e sinfonico la loro bandiera, questa fatica è dannatamente spiazzante e alquanto fuori luogo rispetto al resto dei lavori, ma contestualizzata al periodo in cui venne fuori rende l'idea dell'excursus che la band ha percorso prima della svolta. Nello specifico sono presenti tre versioni di 'The Eldest Cosmonaut', tre di 'Underworld', una cover dei Paradise Lost 'The Last Time' ed altri brani che sembrano sempre ispirarsi agli albionici appena citati; se escludiamo le sperimentazioni fine a se stesse di questo disco rimane ben poco, anche se è da riconoscere la bellezza di 'The Eldest Cosmonaut'. Una evidente mancanza di direzione definita dall'accorpamento di lavori prodotti in periodi distanti tra loro.

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