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NEVERMORE: ENEMIES OF REALITY

data

11/09/2003
90


Genere: Thrash Metal
Etichetta: Century Media
Anno: 2003

I Nevermore sono ritornati a distanza di tre anni dall' ultimo "Dead Heart In A Dead World", con il nuovo album, l'attesissimo "Enemies Of Reality". La line up è ormai quella consolidatasi nel tempo, con Dane al microfono, Williams e Sheppard a dettare tempi e pulsazioni, e il biondo Loomis a tessere elaboratissime trame alla sei corde. Dal punto di vista musicale ci ritroviamo di fronte nove brani intensi, che non sono sicuramente assimilabili all'istante (come da tradizione Nevermore) perché dotati di mille piccole sfaccettature, che solo un ascolto prolungato può permettere di cogliere in pieno. Ci sono pezzi che sembrano voler continuare il discorso intrapreso nel precedente Dead Heart, come "Never Purif"y che potrebbe essere benissimo il seguito di una canzone come "Evolution 169". In altri brani, come quello, posto in apertura, che dà il titolo all' album, sembra che il gruppo voglia spingersi ancora più avanti, verso nuove soluzioni musicali: caratteristica principale del pezzo in questione è un riffone thrash 'n' roll attorno al quale si sviluppa tutto il resto. Per questo motivo credo che la canzone "Enemies Of Reality", essendo sinonimo di sfrenato headbanging, possa risultare ancora più potente ed efficace nelle esibizioni live della band. Anche se ormai tutti conosciamo le grandi doti di Warrel Dane, il biondo singer ci fornisce un'ulteriore prova della sua splendida capacità interpretativa, come avviene ad esempio in un pezzo come "Who Decides", in cui si alternano parti lente e decisamente morbide, a momenti più incisivi (come lo splendido climax ascendente di emozioni del ritornello), in cui la voce di Dane esplode in tutta la sua rabbia. "Noumenon" è forse una delle canzoni più cariche di angoscia mai scritte dalla band: un tappeto di psichedelica pura su cui si staglia il cantato alienato di Warrel Dane, anche qui ipnotico e coinvolgente, sebbene, in questo caso, la voce sia lasciata volontariamente in secondo piano, quasi come elemento accessorio, vista la bellezza dei fiumi melodici che nascono dalla chitarra di Loomis, protagonista assoluto di questo brano. Non c'è assolutamente da meravigliarsi se i Nevermore sono il più importante fenomeno musicale attualmente sulle scene; ogni volta riescono a spingersi sempre un po' più avanti, con soluzioni sempre più personali, appartenenti ad un mondo parallelo di creatività del quale solo il gruppo americano conosce la via di accesso. "Enemies Of Reality" non solo è la conferma (l'ennesima) delle devastanti qualità dei Nevermore, ma è anche manifesto di una band in piena forma (che dura ormai da un decennio) e che non ha la minima intenzione di banalizzare il proprio sound, ed anzi cerca continuamente di evolverlo sperimentando vie sempre nuove. A mio modo di vedere, l'unica pecca dell'intero album è la durata relativamente breve: alla fine dei quaranta minuti di ascolto del CD, che si concludono con "Seed Awakening", sisma thrash del nuovo millennio, mi sono trovato più volte a piangere e ad urlare "ancora, ancora"! D'altronde io dei Nevermore non mi stancherei mai…

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